Si è svolta ieri la prima sezione penale della Cassazione in cui è stata valutata la richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri, in carcere da parecchi mesi per l’omicidio della cugina Sara Scazzi. Stamattina inoltre i genitori di Antonella, cugina di Sara, a cui era stato attribuito il profilo Facebook delle foto misteriose, hanno smentito: Antonella non centra nulla.
di Federica Scorpo
Sabrina, secondo la decisione dei giudici, resterà ancora in carcere. Il primo ricorso fatto dai suoi legali è stato giudicato “inammissibile”, mentre è stato rinviato il secondo ricorso con riesame al tribunale di Taranto. Saranno quindi i giudici di Taranto a decidere se Sabrina potrà attendere il processo a casa con i domiciliari. Sabrina Misseri si trova in carcere su confessione del padre, che dichiarò il suo coinvolgimento nell’omicidio di Sara Scazzi, per poi smentire attraverso delle lettere. Ci sono forti prove indiziare a suo carico, oltre alla confessione del padre, che non convincono gli inquirenti. Tuttavia il ricorso che è stato rinviato in esame porterebbe ancora dare una speranza a Sabrina. Intanto tra un mese saranno rese note le motivazioni che ieri hanno spinto la Cassazione a riconfermare la custodia cutelare.
Stamattina, in una trasmissione televisiva su Canale Cinque, la giornalista ha raccontato di aver parlato con i genitori di Antonella, una delle cugine di Sara, che smentivano ogni possibile collegamento tra la figlia e il profilo Facebook nel quale sono state pubblicate delle foto misteriose che in qualche modo erano state collegate al delitto di Sara. L’amministrazione del profilo era stata attribuita, nelle varie notizie emerse, proprio a Sara, Sabrina ed Antonella. I genitori hanno querelato il giornalista che ha tirato fuori la notizia, che ovviamente si è diffusa a macchia d’olio.
di Federica Scorpo
Sabrina, secondo la decisione dei giudici, resterà ancora in carcere. Il primo ricorso fatto dai suoi legali è stato giudicato “inammissibile”, mentre è stato rinviato il secondo ricorso con riesame al tribunale di Taranto. Saranno quindi i giudici di Taranto a decidere se Sabrina potrà attendere il processo a casa con i domiciliari. Sabrina Misseri si trova in carcere su confessione del padre, che dichiarò il suo coinvolgimento nell’omicidio di Sara Scazzi, per poi smentire attraverso delle lettere. Ci sono forti prove indiziare a suo carico, oltre alla confessione del padre, che non convincono gli inquirenti. Tuttavia il ricorso che è stato rinviato in esame porterebbe ancora dare una speranza a Sabrina. Intanto tra un mese saranno rese note le motivazioni che ieri hanno spinto la Cassazione a riconfermare la custodia cutelare.
Stamattina, in una trasmissione televisiva su Canale Cinque, la giornalista ha raccontato di aver parlato con i genitori di Antonella, una delle cugine di Sara, che smentivano ogni possibile collegamento tra la figlia e il profilo Facebook nel quale sono state pubblicate delle foto misteriose che in qualche modo erano state collegate al delitto di Sara. L’amministrazione del profilo era stata attribuita, nelle varie notizie emerse, proprio a Sara, Sabrina ed Antonella. I genitori hanno querelato il giornalista che ha tirato fuori la notizia, che ovviamente si è diffusa a macchia d’olio.
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