Sembra aprirsi un varco l’ipotesi che il luogo del delitto di Sara Scazzi, quindicenne di Avetrana scomparsa per quarantasei giorni e ritrovata morta in un pozzo, possa essere la casa degli zii. Intanto nella scena di quel 26 agosto appare anche un super-testimone…
della nostra corrispondente Federica Scorpo
Michele Misseri, zio di Sara, indagato per il suo omicidio e per l’occultameno del cadavere, è ancora in carcere in isolamento: gli inquirenti temono la possibilità del suicidio, così Michele è sorvegliato ventiquattro ore su ventiquattro. Per la figlia, anch’essa in carcere per l’omicidio della cugina, è stato invece chiesto per l’ennesima volta di poter attendere l’inizio del processo in casa, ma la Cassazione finora ha sempre dato esito negativo. Ci sono delle novità invece riguardo al luogo del delitto. Secondo la confessione di Michele Misseri e le prime ricostruzioni, il delitto pareva essersi consumato nel garage della casa dei Misseri... ma nessuna traccia di Sara è stata riscontrata in quel garage.
Le celle telefoniche analizzate invece porterebbero Sara all’interno della casa. In particolare, i rilievi con apparecchiature sofisticate hanno rilevato gli agganci delle celle telefoniche di tutti i protagonisti della vicenda alle ore 14:28, momento in cui dal cellulare di Sara parte uno squillo verso il telefonino di Sabrina: la cella agganciata dal telefonino di Sara sarebbe compatibile con l’interno della casa dei Misseri. Se fosse confermato, le posizioni di Sabrina e della madre, Cosima Serrano, si aggraverebbero. Cosima, secondo il racconto di alcune persone a lei vicine, continua a dire che la prossima ad essere indagata sarà lei: paura o solo presentimento?
Anche gli avvocati della famiglia Scazzi sono convinti che l’omicidio della ragazzina sia avvenuto in casa e che Sara sia stata portata morta nel garage. Secondo le loro dichiarazioni, Michele Misseri avrebbe raccontato non ciò che è successo realmente, ma cosa gli hanno detto di raccontare. Lo confermerebbe anche una frase detta da Michele nell’incidente probatorio che ha cristallizzato la confessione, “è stato un incidente”, in cui accusava la figlia dell’omicidio ma chiamandolo “incidente” per alleggerire la posizione di Sabrina.
Per la prima volta emerge anche un super-testimone, un fioraio che aveva dichiarato che quel 26 agosto avrebbe visto Sara camminare velocemente in direzione di casa sua, non dei Misseri, inseguita da una o più persone che la volevano portare verso via Deledda, la casa degli zii. Questo dichiarazione fu rilasciata molto tempo dopo il ritrovamento del corpo e la confessione di Michele, ma in un secondo momento il fioraio smentì dicendo che forse era un sogno, e ora è indagato per falsa testimonianza.
Segui gli aggiornamenti:
Sara Scazzi: il sequestro di persona e le foto misteriose su Facebook
della nostra corrispondente Federica Scorpo
Michele Misseri, zio di Sara, indagato per il suo omicidio e per l’occultameno del cadavere, è ancora in carcere in isolamento: gli inquirenti temono la possibilità del suicidio, così Michele è sorvegliato ventiquattro ore su ventiquattro. Per la figlia, anch’essa in carcere per l’omicidio della cugina, è stato invece chiesto per l’ennesima volta di poter attendere l’inizio del processo in casa, ma la Cassazione finora ha sempre dato esito negativo. Ci sono delle novità invece riguardo al luogo del delitto. Secondo la confessione di Michele Misseri e le prime ricostruzioni, il delitto pareva essersi consumato nel garage della casa dei Misseri... ma nessuna traccia di Sara è stata riscontrata in quel garage.
Le celle telefoniche analizzate invece porterebbero Sara all’interno della casa. In particolare, i rilievi con apparecchiature sofisticate hanno rilevato gli agganci delle celle telefoniche di tutti i protagonisti della vicenda alle ore 14:28, momento in cui dal cellulare di Sara parte uno squillo verso il telefonino di Sabrina: la cella agganciata dal telefonino di Sara sarebbe compatibile con l’interno della casa dei Misseri. Se fosse confermato, le posizioni di Sabrina e della madre, Cosima Serrano, si aggraverebbero. Cosima, secondo il racconto di alcune persone a lei vicine, continua a dire che la prossima ad essere indagata sarà lei: paura o solo presentimento?
Anche gli avvocati della famiglia Scazzi sono convinti che l’omicidio della ragazzina sia avvenuto in casa e che Sara sia stata portata morta nel garage. Secondo le loro dichiarazioni, Michele Misseri avrebbe raccontato non ciò che è successo realmente, ma cosa gli hanno detto di raccontare. Lo confermerebbe anche una frase detta da Michele nell’incidente probatorio che ha cristallizzato la confessione, “è stato un incidente”, in cui accusava la figlia dell’omicidio ma chiamandolo “incidente” per alleggerire la posizione di Sabrina.
Per la prima volta emerge anche un super-testimone, un fioraio che aveva dichiarato che quel 26 agosto avrebbe visto Sara camminare velocemente in direzione di casa sua, non dei Misseri, inseguita da una o più persone che la volevano portare verso via Deledda, la casa degli zii. Questo dichiarazione fu rilasciata molto tempo dopo il ritrovamento del corpo e la confessione di Michele, ma in un secondo momento il fioraio smentì dicendo che forse era un sogno, e ora è indagato per falsa testimonianza.
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È presente 1 commento
Pare che la cassazione, non so se sbaglio, abbia deciso che Misseri sia inattendibile a causa delle troppe versioni fornite e che il movente della gelosia-ossessione per il ragazzotto che piaceva ad entrambe le cugine, sia un movente debole. Vorrei però ricordare che a far ritrovare il corpo della piccola Sra è stato proprio Misseri, senza il quale le indagini sarebbero ancora al punto di partenza com nei casi Gambirasio e Rea, solo per citarne due recenti. Grazie a Misseri si è definito un quadro chiaro e plausibile abbastanza da avere degli indagati. E quanto al movente, beh, si uccide per molto meno che l'ossessione d'amore, uno dei motivi anzi più ricorrenti. C'è addirittura chi ammazza per una lite fra vicini, o perchè fanno un complimnto di troppo alla ragazza, per rubare un motorino, per un parcheggio per la macchina. Il movente della gelosia è non solo ben plausibile, ma anche un "classico" dall'inizio dei tempi. Io credo che gli inquirenti di Taranto stiano lavorando benissimo e che Misseri sia attendibile, al di là dei dettagli fasulli reinventati di volta in volta solo per farsi spacciare per matto.
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