Sono oltre 300 i delegati da tutto il mondo che dal 22 al 27 maggio – quando saranno ricevuto in udienza dal Papa - partecipano alla 19ª Assemblea generale di Caritas Internationalis, che riunisce centosessantacinque Caritas nazionali.
ChiesaCattolica - Una famiglia umana, zero povertà” è il tema che fa da sfondo a questa edizione – che si rinnova ogni 4 anni – che coincide con i 60 anni di fondazione della Confederazione: “Celebriamo 60 anni di risposte alla sofferenza umana in un mondo ingiusto tramite la nostra fede e azioni concrete” ha detto il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegugicalpa e presidente di Caritas internationalis: “In questo secondo decennio del 21° secolo ci troviamo di fronte una serie di sfide che minacciano di fermare o addirittura invertire questi progressi: la fame e le emergenze umanitarie sono in aumento, il cambiamento climatico provocherà maggiori danni”.
All’Assemblea è intervenuto il Card. Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum che ha evidenziato come la grande povertà del mondo odierno sia riconducibile alla mancanza di fede. In risposta ad un Dio che si è manifestato come amore – ha aggiunto – gli organismi caritativi della Chiesa devono manifestare tale amore, divenendo evangelizzatori nei confronti di un uomo che più non conosce le vie di Dio.
“Il pane è importante – ha detto il Cardinale Sarah – come è importante la libertà; ma la cosa più decisiva di tutte è la nostra fede nel Dio dell’amore e il nostro inginocchiarsi per adorarlo e servirlo, servendo i poveri”. E, citando Florenskij, ha concluso: “La nostra non è filantropia né moralismo; non si tratta di fare opere buone, ma opere belle, che sono tali perché manifestano all’esterno la luce dell’uomo abitato da Dio”.
Nell’omelia della celebrazione eucaristica, il card. Tarcisio Bertone ha ricordato che “alla base di tutte le miserie ci sono l’egoismo e l’indifferenza, che in campo politico si manifestano specialmente nella corruzione”. Il Segretario di Stato ha riconosciuto che “Caritas Internationalis e le Caritas nazionali e locali fanno un bene immenso quando aiutano le persone e le comunità a riconoscere con amore la presenza di altri fratelli nel bisogno, che è la presenza di Cristo stesso (cfr Mt 25,31-46); quando riescono a scuotere le loro coscienze, affinché, sia nelle libere iniziative, sia nella collaborazione con la carità organizzata della Chiesa, sentano sempre l’esigente premura della condivisione evangelica”. E ha aggiunto: “Svelare il volto dei fratelli, aiutare i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a prendersi cura come propri dei loro bisogni e dell’esigenza di pieno riconoscimento della loro dignità, è l’impegno fondamentale di Caritas Internationalis, e anche l’obiettivo di un rinnovato rapporto con gli organismi della Santa Sede, che auspico come frutto di questa Assemblea”.
Durante l’Assemblea verrà approvato il Piano Strategico quadriennale 2011-2015 di Caritas internationalis. Sarà anche un’occasione importante di scambio, confronto e pianificazione di attività a livello internazionale. L'Assemblea Generale si svolge in un momento importante per Caritas internationalis, il cui Statuto e Regolamento è in corso di revisione da parte della Santa Sede.
Come spiega mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, “questa rete mondiale delle Caritas – in assoluto la realtà più diffusa e radicata – facilita sia cammini unitari che grande capacità di intervento nei momenti delle emergenze umanitarie. La nostra forza è legata alla possibilità di lavorare insieme, sia tra realtà che sono espressione delle rispettive Conferenze Episcopali, sia con le diocesi e le parrocchie. Il nostro radicamento sul territorio – completa Nozza – passa anche dalla disponibilità a lavorare con le realtà locali, con le ong, laddove la Chiesa è minoranza e la Caritas non è riconosciuta”.
Il 2011 è anche l’anno in cui Caritas Italiana celebra il suo 40° anniversario. A partire da 1 luglio 2011 sono previste una serie di iniziative, come tappe verso il 35° Convegno nazionale (Fiuggi, 21-23 novembre 2011) e l’udienza con il Santo Padre nella Basilica di S. Pietro (24 novembre 2011).
ChiesaCattolica - Una famiglia umana, zero povertà” è il tema che fa da sfondo a questa edizione – che si rinnova ogni 4 anni – che coincide con i 60 anni di fondazione della Confederazione: “Celebriamo 60 anni di risposte alla sofferenza umana in un mondo ingiusto tramite la nostra fede e azioni concrete” ha detto il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegugicalpa e presidente di Caritas internationalis: “In questo secondo decennio del 21° secolo ci troviamo di fronte una serie di sfide che minacciano di fermare o addirittura invertire questi progressi: la fame e le emergenze umanitarie sono in aumento, il cambiamento climatico provocherà maggiori danni”.
All’Assemblea è intervenuto il Card. Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum che ha evidenziato come la grande povertà del mondo odierno sia riconducibile alla mancanza di fede. In risposta ad un Dio che si è manifestato come amore – ha aggiunto – gli organismi caritativi della Chiesa devono manifestare tale amore, divenendo evangelizzatori nei confronti di un uomo che più non conosce le vie di Dio.
“Il pane è importante – ha detto il Cardinale Sarah – come è importante la libertà; ma la cosa più decisiva di tutte è la nostra fede nel Dio dell’amore e il nostro inginocchiarsi per adorarlo e servirlo, servendo i poveri”. E, citando Florenskij, ha concluso: “La nostra non è filantropia né moralismo; non si tratta di fare opere buone, ma opere belle, che sono tali perché manifestano all’esterno la luce dell’uomo abitato da Dio”.
Nell’omelia della celebrazione eucaristica, il card. Tarcisio Bertone ha ricordato che “alla base di tutte le miserie ci sono l’egoismo e l’indifferenza, che in campo politico si manifestano specialmente nella corruzione”. Il Segretario di Stato ha riconosciuto che “Caritas Internationalis e le Caritas nazionali e locali fanno un bene immenso quando aiutano le persone e le comunità a riconoscere con amore la presenza di altri fratelli nel bisogno, che è la presenza di Cristo stesso (cfr Mt 25,31-46); quando riescono a scuotere le loro coscienze, affinché, sia nelle libere iniziative, sia nella collaborazione con la carità organizzata della Chiesa, sentano sempre l’esigente premura della condivisione evangelica”. E ha aggiunto: “Svelare il volto dei fratelli, aiutare i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a prendersi cura come propri dei loro bisogni e dell’esigenza di pieno riconoscimento della loro dignità, è l’impegno fondamentale di Caritas Internationalis, e anche l’obiettivo di un rinnovato rapporto con gli organismi della Santa Sede, che auspico come frutto di questa Assemblea”.
Durante l’Assemblea verrà approvato il Piano Strategico quadriennale 2011-2015 di Caritas internationalis. Sarà anche un’occasione importante di scambio, confronto e pianificazione di attività a livello internazionale. L'Assemblea Generale si svolge in un momento importante per Caritas internationalis, il cui Statuto e Regolamento è in corso di revisione da parte della Santa Sede.
Come spiega mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, “questa rete mondiale delle Caritas – in assoluto la realtà più diffusa e radicata – facilita sia cammini unitari che grande capacità di intervento nei momenti delle emergenze umanitarie. La nostra forza è legata alla possibilità di lavorare insieme, sia tra realtà che sono espressione delle rispettive Conferenze Episcopali, sia con le diocesi e le parrocchie. Il nostro radicamento sul territorio – completa Nozza – passa anche dalla disponibilità a lavorare con le realtà locali, con le ong, laddove la Chiesa è minoranza e la Caritas non è riconosciuta”.
Il 2011 è anche l’anno in cui Caritas Italiana celebra il suo 40° anniversario. A partire da 1 luglio 2011 sono previste una serie di iniziative, come tappe verso il 35° Convegno nazionale (Fiuggi, 21-23 novembre 2011) e l’udienza con il Santo Padre nella Basilica di S. Pietro (24 novembre 2011).
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