venerdì, giugno 03, 2011
Si aggrava in Europa il bilancio delle vittime causate dal batterio killer Escherichia-Coli: il numero dei morti è salito a 18, di cui 16 in Germania.

Radio Vaticana - Le persone contagiate sono oltre 2000. Le autorità tedesche e l’Unione Europea hanno riconosciuto che il batterio, rivelato su alcuni ortaggi provenienti dalla Spagna, non è lo stesso di quello riscontrato nelle vittime. Restano da accertare le cause dell’epidemia. Il servizio di Amedeo Lomonaco: ascolta

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto che l’epidemia è stata generata da un ceppo mai rilevato prima. La Commissione europea ha revocato l’allarme sui cetrioli spagnoli, ritenuti nei giorni scorsi all’origine dell’epidemia. Le autorità sanitarie tedesche precisano che la fonte dell'infezione non è stata ancora identificata. E’ stato invece accertato che il focolaio dell'epidemia è la zona intorno ad Amburgo. La Russia, in seguito alla diffusione del batterio killer Escherichia-coli, ha vietato l’importazione di verdura e ortaggi freschi da tutti i Paesi dell’Unione Europa. La Commissione europea, che ha definito “sproporzionata” la decisione di Mosca, chiederà alla Russia chiarimenti sulla decisione. Il premier spagnolo, Josè Luis Rodriguez Zapatero, ha annunciato intanto che chiederà i danni economici per il pregiudizio subito dall’agricoltura iberica. Secondo gli agricoltori spagnoli, le perdite ammonterebbero a 200 milioni di euro a settimana. Le ripercussioni economiche sono rilevanti e non riguardano solo la Spagna: da una ricerca condotta da Coldiretti, emerge che l’arrivo del batterio killer in Europa, a dieci anni esatti dal primo caso di “mucca pazza”, fa salire a cinque miliardi i danni provocati dalle psicosi nei consumi generati da emergenze alimentari, vere e presunte.

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