Sono trascorsi quasi due mesi dall’annuncio della Casa Bianca della morte di Bin Laden, l’uomo più ricercato del mondo. Presunto mandante dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 e leader del terrorismo islamico, l’operazione a lui dedicata portava il nome di “Operazione Geronimo”, dal nome del leggendario capo apache che per oltre 25 anni si oppose all'espansione ad Ovest degli Stati Uniti. L'operazione dei Navy Seal si è conclusa con l'uccisione del leader terroristico, o almeno così è stato comunicato al mondo dal Presidente Obama.
Tuttavia i dubbi sulla vera morte di Bin Laden, festeggiata dall’America i primi di maggio, continuano a crescere tanto che un imprenditore americano ha deciso d’investire 500mila dollari nelle ricerche del corpo del leader islamico: “Troverò il corpo di Bin Laden e lo consegnerò alla famiglia”, dichiara Bill Warren, un imprenditore, novello Indiana Jones dei tempi moderni che ha deciso di cercare il corpo di Bin Laden nel Mar Arabico, lì dove sarebbe stata lasciata la salma. La spedizione partirà tra qualche settimana.
La domanda da cui ha origine la spedizione è: Bil Laden è morto veramente in quella spedizione o è stato utilizzato un sosia per rendere veritiera la notizia e dunque aumentare i consensi di Obama? In un’intervista rilasciata a “Il Democratico”, Bill Warren non usa mezzi termini nell’esprimere le sue riluttanze sulla morte del leader di al-Qaida e sullo stesso Presidente della Casa Bianca, Obama: “Ha guadagnato consensi con la supposta morte di Bin Laden, nonostante la totale assenza di prove a supporto… perché Obama sta portando alla rovina questo Paese!”, e qui esprime il punto di vista della destra repubblicana di cui probabilmente è sostenitore.
Nell’intervista Warren continua spiegando i suoi dubbi: “Personalmente, il 75% del mio cervello mi dice che l’America ha ucciso Osama Bin Laden il 2 maggio con uno o due colpi in testa e uno al petto. Ma è davvero troppo strano che il mio Presidente si sia rifiutato di mostrare foto e/o video del cadavere. La maggior parte dei miei amici stranieri, musulmani, ma anche russi o tedeschi, non crede alla storia della sua morte. Questa è una delle ragioni che mi spingono ad andare a cercare il corpo. Se lo troverò, lo offrirò alla famiglia Bin Laden per un’appropriata sepoltura”.
Per la prova del Dna, in caso del ritrovamento della salma, il genetista Ryan Lehto, specializzato nelle analisi anche su frammenti antichi o corrotti di Dna, si è offerto di svolgere gratuitamente le analisi. Pare sia tutto pronto per avviare le ricerche e se il corpo verrà trovato o meno lo scopriremo tra qualche mese. Una spedizione coraggiosa o eccessivamente ottimista? Bill Warren pare essere convinto di poter ritrovare il corpo nei fondali marini… vedremo se ci riuscirà.
Tuttavia i dubbi sulla vera morte di Bin Laden, festeggiata dall’America i primi di maggio, continuano a crescere tanto che un imprenditore americano ha deciso d’investire 500mila dollari nelle ricerche del corpo del leader islamico: “Troverò il corpo di Bin Laden e lo consegnerò alla famiglia”, dichiara Bill Warren, un imprenditore, novello Indiana Jones dei tempi moderni che ha deciso di cercare il corpo di Bin Laden nel Mar Arabico, lì dove sarebbe stata lasciata la salma. La spedizione partirà tra qualche settimana.
La domanda da cui ha origine la spedizione è: Bil Laden è morto veramente in quella spedizione o è stato utilizzato un sosia per rendere veritiera la notizia e dunque aumentare i consensi di Obama? In un’intervista rilasciata a “Il Democratico”, Bill Warren non usa mezzi termini nell’esprimere le sue riluttanze sulla morte del leader di al-Qaida e sullo stesso Presidente della Casa Bianca, Obama: “Ha guadagnato consensi con la supposta morte di Bin Laden, nonostante la totale assenza di prove a supporto… perché Obama sta portando alla rovina questo Paese!”, e qui esprime il punto di vista della destra repubblicana di cui probabilmente è sostenitore.
Nell’intervista Warren continua spiegando i suoi dubbi: “Personalmente, il 75% del mio cervello mi dice che l’America ha ucciso Osama Bin Laden il 2 maggio con uno o due colpi in testa e uno al petto. Ma è davvero troppo strano che il mio Presidente si sia rifiutato di mostrare foto e/o video del cadavere. La maggior parte dei miei amici stranieri, musulmani, ma anche russi o tedeschi, non crede alla storia della sua morte. Questa è una delle ragioni che mi spingono ad andare a cercare il corpo. Se lo troverò, lo offrirò alla famiglia Bin Laden per un’appropriata sepoltura”.
Per la prova del Dna, in caso del ritrovamento della salma, il genetista Ryan Lehto, specializzato nelle analisi anche su frammenti antichi o corrotti di Dna, si è offerto di svolgere gratuitamente le analisi. Pare sia tutto pronto per avviare le ricerche e se il corpo verrà trovato o meno lo scopriremo tra qualche mese. Una spedizione coraggiosa o eccessivamente ottimista? Bill Warren pare essere convinto di poter ritrovare il corpo nei fondali marini… vedremo se ci riuscirà.
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