Salvatore Parolisi è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario aggravato: sarebbe lui il responsabile dell’omicidio di Melania Rea, moglie dell'uomo, scomparsa il 18 aprile, uccisa a coltellate e ritrovata solo due giorni dopo.
Il marito, unico testimone della scomparsa della donna, è stato da subito sospettato per le innumerevoli lacune nei suoi racconti, e per quelle che oggi è possibile definire ‘gravi omissioni’. Gli inquirenti avevano sempre dubitato fortemente dell’uomo, innanzitutto perchè non si capiva il motivo per cui l’uomo aveva aspettato quaranta minuti per cercare la moglie e dare l’allarme. Secondo Salvatore, la donna, insieme alla figlia e al marito, era a Colle San Marco per una passeggiata, poi si era allontanata in cerca di un bagno ed era scomparsa. Fu ritrovata a 18 km alle casermette, luogo in cui il marito, caporalmaggiore del Rav Piceno, addestrava soldatesse, con un'insolita scena del delitto insolita: pantaloni abbassati, una siringa sul petto, un laccio emostatico accanto al corpo e una svastica disegnata nella gamba, tutto probabilmente frutto di un tentativo di depistaggio. Un altro dubbio è il perché Salvatore non era con la famiglia durante le ricerche, all’indomani della scomparsa, ma in caserma: l’uomo affermerà che stava organizzando una squadra di ricerche (mai formata).
Sospetto è anche il motivo per cui Salvatore non ha collaborato subito con gli inquirenti dichiarando le proprie storie extraconiugali con le soldatesse, ma solo a scoperta fatta dagli inquirenti stessi. Su questo punto si è accertato che Salvatore era solito fare grandi promesse a queste a donne-soldato...
Così come insolito è il fatto che Salvatore si sia disfatto di un telefonino nuovo proprio qualche giorno fa, chiudendolo in una busta di plastica e abbandonandolo vicino a un campo sportivo, senza accorgersi che c’era un testimone presente.
Così, ancora, come il mistero della valigia, vista nella sua macchina quel giorno e poi sparita nel nulla; il mistero degli occhiali da sole di Melania mai trovati, l’anello di fidanzamento sfilato dal dito della donna e forse lanciato al suo aggressore.
Troppi misteri, troppi buchi, troppe le incongruenze nel racconto dell’uomo cui gli inquirenti non hanno mai creduto, soprattutto sull’aspetto fondamentale di questo caso: la reale presenza a Colle San Marco di Melania, che nessun testimone ha mai visto quel giorno e in quelle ore.
Salvatore Parolisi da semplice testimone e persona lesa diventa indagato a piede libero per omicidio volontario aggravato: avrebbe così ucciso la moglie volontariamente. Questa decisione potrebbe derivare anche dai risultati dell’autopsia che ancora non sono stati resi noti, da tempi e modi dell’aggressione e dal riconoscimento istantaneo del luogo dell'omicidio. L’uomo si dice “tranquillo”, mentre la famiglia Rea si è costituita parte civile. Venerdì Parolisi sarà interrogato e probabilmente in questi giorni saranno rese note le motivazioni della sua iscrizione nel registro degli indagati.
Il marito, unico testimone della scomparsa della donna, è stato da subito sospettato per le innumerevoli lacune nei suoi racconti, e per quelle che oggi è possibile definire ‘gravi omissioni’. Gli inquirenti avevano sempre dubitato fortemente dell’uomo, innanzitutto perchè non si capiva il motivo per cui l’uomo aveva aspettato quaranta minuti per cercare la moglie e dare l’allarme. Secondo Salvatore, la donna, insieme alla figlia e al marito, era a Colle San Marco per una passeggiata, poi si era allontanata in cerca di un bagno ed era scomparsa. Fu ritrovata a 18 km alle casermette, luogo in cui il marito, caporalmaggiore del Rav Piceno, addestrava soldatesse, con un'insolita scena del delitto insolita: pantaloni abbassati, una siringa sul petto, un laccio emostatico accanto al corpo e una svastica disegnata nella gamba, tutto probabilmente frutto di un tentativo di depistaggio. Un altro dubbio è il perché Salvatore non era con la famiglia durante le ricerche, all’indomani della scomparsa, ma in caserma: l’uomo affermerà che stava organizzando una squadra di ricerche (mai formata).
Sospetto è anche il motivo per cui Salvatore non ha collaborato subito con gli inquirenti dichiarando le proprie storie extraconiugali con le soldatesse, ma solo a scoperta fatta dagli inquirenti stessi. Su questo punto si è accertato che Salvatore era solito fare grandi promesse a queste a donne-soldato...
Così come insolito è il fatto che Salvatore si sia disfatto di un telefonino nuovo proprio qualche giorno fa, chiudendolo in una busta di plastica e abbandonandolo vicino a un campo sportivo, senza accorgersi che c’era un testimone presente.
Così, ancora, come il mistero della valigia, vista nella sua macchina quel giorno e poi sparita nel nulla; il mistero degli occhiali da sole di Melania mai trovati, l’anello di fidanzamento sfilato dal dito della donna e forse lanciato al suo aggressore.
Troppi misteri, troppi buchi, troppe le incongruenze nel racconto dell’uomo cui gli inquirenti non hanno mai creduto, soprattutto sull’aspetto fondamentale di questo caso: la reale presenza a Colle San Marco di Melania, che nessun testimone ha mai visto quel giorno e in quelle ore.
Salvatore Parolisi da semplice testimone e persona lesa diventa indagato a piede libero per omicidio volontario aggravato: avrebbe così ucciso la moglie volontariamente. Questa decisione potrebbe derivare anche dai risultati dell’autopsia che ancora non sono stati resi noti, da tempi e modi dell’aggressione e dal riconoscimento istantaneo del luogo dell'omicidio. L’uomo si dice “tranquillo”, mentre la famiglia Rea si è costituita parte civile. Venerdì Parolisi sarà interrogato e probabilmente in questi giorni saranno rese note le motivazioni della sua iscrizione nel registro degli indagati.
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Sono presenti 3 commenti
Non si può negare che la mia sensazione di piena colpevolezza di Salvatore fosse fondata. Intanto è arrivata l'iscrizione ufficiale nel registro degl'indagati del Parolisi, fra qualche tempo, speriamo solo alcuni giorni, giungerà anche l'arresto, quando saranno a disposizione degl'inquirenti tutti i risultati dell'inchiesta.
roba da matti!!!!! prima l ha cornificata e poi l ha uccisa povera donna e assurdooooooo ma nn ci sono parole per descrivere una cosa cosi raccapricciante....mah
Speriamo che Salvatore Parolisi, che sembrerebbe il vero colpevole o certamente fortemente sospettato, non diventi un personaggio mediatico al quale tutto viene perdonato purché faccia audience. In quel caso sarebbe triste assistere alla fine dei valori veri, soprattutto il rispetto della vita umana,mi riferisco a quella di Melania che é stata stroncata in modo disumano e violento.Non confondiamo la realtà con la "fiction". Questa volta l'omicidio é assolutamnente vero, non é una finzione.
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