Il vescovo della città colombiana di Monteria, mons. Julio César Vidal, ha affermato che circa 5.000 appartenenti alle bande criminali di tutto il Paese sono disposti a consegnarsi alle autorità.
Radio Vaticana - “Mi hanno contattato perchè vogliono arrendersi. Cercano i buoni uffici della Chiesa perché il governo apra loro uno spazio” ha dichiarato mons. Vidal all’agenzia Efe ripresa da Fides. I membri delle bande ritengono che "la loro resa sarebbe una buona notizia e una sorpresa per il mondo, pur riconoscendo che questo non è un passo facile, perché tutti dicono che siamo in guerra, ma stanno lavorando sul loro obiettivo di consegnarsi" ha detto mons. Vidal. Inoltre gli stessi membri di questi gruppi criminali, secondo il vescovo, hanno sottolineato che "non chiedono un tavolo di trattative, ma che la Chiesa apra uno spazio per parlare della resa". Il vescovo di Monteria ha aggiunto: "sono circa 5.000 persone, e questo numero richiede una preparazione logistica, il governo deve assicurare il rispetto dei diritti: dove avrà luogo la resa, chi li accoglierà, dove andranno dopo essersi consegnati...". Mons. Vidal ha anche detto di intuire l’esistenza di "persone e istituzioni nel mondo capaci di rendere tutto questo una realtà." Tra coloro che sono disposti a consegnarsi ci sono i fratelli Luis Enrique e Javier Antonio Calle Serna, conosciuti come "Los Comba", e Maximiliano Bonilla, alias "Valenciano", alcuni degli uomini più ricercati in Colombia, dirigenti di organizzazioni del narcotraffico. Molte di queste bande criminali sono emerse dopo la smobilitazione di oltre 31.000 membri delle Forze di autodifesa unite della Colombia (Auc, paramilitari di estrema destra), avvenuta tra il 2003 e il 2006, perché molti di loro, alleati con il narcotraffico, hanno continuato le loro attività nel crimine. Mons. Vidal, che altre volte ha mediato con i paramilitari, ha anche detto che alcuni narcotrafficanti si vogliono consegnare in Colombia anche se sono ricercati da altri Paesi. Su tali questioni, il vescovo ha detto di aver informato della sua disponibilità il Presidente Juan Manuel Santos, il Vice Presidente Angelino Garzón, il Ministro della Difesa Rodrigo Rivera, il Comandante della polizia, generale Oscar Naranjo. In una intervista a Radio Caracol e a Caracol TV, il Presidente Santos ha detto che durante una conversazione con il vescovo di Monteria, gli ha riferito che il governo è interessato a questa resa delle bande criminali alla giustizia, ma ha avvertito che il processo è di competenza della Procura Generale del Paese. "Se possiamo fare qualcosa per facilitare tutto questo, saremo felici. Ma fare negoziati con questi gruppi no, non possono esserci" ha detto il Presidente. (R.P.)
Radio Vaticana - “Mi hanno contattato perchè vogliono arrendersi. Cercano i buoni uffici della Chiesa perché il governo apra loro uno spazio” ha dichiarato mons. Vidal all’agenzia Efe ripresa da Fides. I membri delle bande ritengono che "la loro resa sarebbe una buona notizia e una sorpresa per il mondo, pur riconoscendo che questo non è un passo facile, perché tutti dicono che siamo in guerra, ma stanno lavorando sul loro obiettivo di consegnarsi" ha detto mons. Vidal. Inoltre gli stessi membri di questi gruppi criminali, secondo il vescovo, hanno sottolineato che "non chiedono un tavolo di trattative, ma che la Chiesa apra uno spazio per parlare della resa". Il vescovo di Monteria ha aggiunto: "sono circa 5.000 persone, e questo numero richiede una preparazione logistica, il governo deve assicurare il rispetto dei diritti: dove avrà luogo la resa, chi li accoglierà, dove andranno dopo essersi consegnati...". Mons. Vidal ha anche detto di intuire l’esistenza di "persone e istituzioni nel mondo capaci di rendere tutto questo una realtà." Tra coloro che sono disposti a consegnarsi ci sono i fratelli Luis Enrique e Javier Antonio Calle Serna, conosciuti come "Los Comba", e Maximiliano Bonilla, alias "Valenciano", alcuni degli uomini più ricercati in Colombia, dirigenti di organizzazioni del narcotraffico. Molte di queste bande criminali sono emerse dopo la smobilitazione di oltre 31.000 membri delle Forze di autodifesa unite della Colombia (Auc, paramilitari di estrema destra), avvenuta tra il 2003 e il 2006, perché molti di loro, alleati con il narcotraffico, hanno continuato le loro attività nel crimine. Mons. Vidal, che altre volte ha mediato con i paramilitari, ha anche detto che alcuni narcotrafficanti si vogliono consegnare in Colombia anche se sono ricercati da altri Paesi. Su tali questioni, il vescovo ha detto di aver informato della sua disponibilità il Presidente Juan Manuel Santos, il Vice Presidente Angelino Garzón, il Ministro della Difesa Rodrigo Rivera, il Comandante della polizia, generale Oscar Naranjo. In una intervista a Radio Caracol e a Caracol TV, il Presidente Santos ha detto che durante una conversazione con il vescovo di Monteria, gli ha riferito che il governo è interessato a questa resa delle bande criminali alla giustizia, ma ha avvertito che il processo è di competenza della Procura Generale del Paese. "Se possiamo fare qualcosa per facilitare tutto questo, saremo felici. Ma fare negoziati con questi gruppi no, non possono esserci" ha detto il Presidente. (R.P.)
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