Lunedì 27 giugno l'asteroide si avvicinerà a 12000 km dal nostro pianeta. Oggetti celesti passano così vicini solo ogni 6 anni. Il passaggio sarà visibile solo da alcune regioni dell'America, dal Pacifico e dall'Asia orientale.
Antikitera - È stato scoperto appena pochi giorni fa da un telescopio nel Nuovo Messico ma già lunedì prossimo il piccolo asteroide 2011 MD "rasenterà" la Terra. Con un po' di fortuna il frammento di roccia spaziale, grosso quanto un autobus, potrà essere osservato con un piccolo telescopio. Sebbene gli scienziati della Nasa sottolineano che non ci sia nessun pericolo per il nostro pianeta, il macigno cosmico passerà a soli 12.000 chilometri dalla Terra. Che però non è un record.
IL PASSAGGIO - I ricercatori dell'agenzia spaziale americana stanno seguendo passo dopo passo la traiettoria di 2011 MD che il prossimo 27 giugno 2011 avrà un "incontro ravvicinato" col nostro pianeta. Secondo i calcoli del Near-Earth Object Program Office della NASA, il centro studi che si occupa di monitorare asteroidi e comete che possono raggiungere la Terra, l'asteroide passerà a soli 12 mila chilometri (7.500 miglia) dalla superficie terrestre. Relativamente vicino dunque. Basti pensare che i satelliti geostazionari orbitano a circa 36 mila km di quota. Il momento del massimo avvicinamento sarà attorno alle 19 ora italiana. Ciò nonostante, l'evento sarà visibile solo da alcune regioni dell'America, dal Pacifico e dall'Asia orientale.
L'ANIMAZIONE - Scoperto mercoledì scorso dai telescopi automatizzati dell'osservatorio Lincoln Near Earth Asteroid Research Program (Linear) nel Nuovo Messico, gli scienziati stimano la sua larghezza in circa 9-30 metri. La frequenza di avvicinamento di oggetti cosmici di queste dimensioni, riferisce anche il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California, è in media di una ogni 6 anni. Pasquale Tricarico (un ricercatore italiano emigrato negli Stati Uniti) del Planetary Science Institute, ha pubblicato sul suo portale un'animazione assai esemplificativa della traiettoria della roccia spaziale in avvicinamento.
LA MINACCIA - "Non c'è nessun pericolo per il nostro pianeta; anche se l'asteroide entrasse nell'atmosfera, probabilmente non raggiungerebbe la superficie terrestre", hanno specificato i ricercatori Nasa. Non si tratta in ogni caso di un avvicinamento da record: il primato spetta infatti all'asteroide 2011 CQ1 che lo scorso 4 febbraio è transitato a 5.471 chilometri dalla superficie terrestre. Qualche brivido in più potremmo averlo invece il prossimo novembre: a mezzanotte e ventotto minuti del 9 novembre l'asteroide 2005 YU55, una palla quasi sferica di circa 400 metri, passerà tra la Terra e il nostro satellite a circa 325 mila chilometri da noi. Sarà il maggiore avvicinamento al pianeta per un oggetto di cui si conosce in anticipo la traiettoria. Anche in questo caso la Nasa rassicura: l'asteroide non comporta alcuna minaccia per la Terra.
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