Finalmente è uscita allo scoperto la donna, tanto cercata, che era stata notata da molti testimoni il giorno della scomparsa di Melania Rea a Colle San Marco, luogo presunto della scomparsa: la trentenne è, secondo gli inquirenti, “la carta più importante in mano all’accusa”.
di Federica Scorpo
La donna è diventata quindi, già da qualche giorno, la super-testimone del caso Rea, anche se la notizia era stata taciuta volontariamente dagli inquirenti. Lo direbbe il settimanale Oggi, citando fonti della procura, che ha svelato alcune notizie inedite sulle indagini. Prima tra tutti quella che inchioderebbe Salvatore Parolisi: la super-testimone ha dichiarato infatti non solo di essere stata al parco giochi del Colle San Marco tra le 14:00 e le 15:30, senza essersi mossa dal luogo, ma che in quell’arco di tempo non avrebbe visto né Melania né Salvatore con la bambina. Questa dichiarazione è quella che più di ogni altra inchioderebbe il marito di Melania, che ha sempre dichiarato di essere in quelle ore con la bambina e la moglie sulle altalene, da dove Melania si sarebbe poi allontanata per cercare un bagno, senza farvi più ritorno.
Trova risposta così l’interrogativo chiave dell’inchiesta, cioè se Melania fosse mai stata in quel parco insieme alla sua famiglia. Tutti i testimoni hanno sempre dichiarato di non aver mai visto Melania, e ora nasce il dubbio che anche Salvatore non ci sia mai stato, visto che pare che neanche lui sia stato mai identificato al colle. Il racconto della donna potrebbe così svelare questo mistero, poiché presente proprio nel luogo in cui Salvatore dice di essersi fermato a giocare con la figlia. La testimonianza avrebbe trovato riscontro dai tabulati telefonici e dai filmati del chiosco.
Anche altri testimoni confermerebbero questa versione, come i ragazzi che arrivarono sul luogo con i motorini, scattando delle foto su cui non c’è traccia della famiglia Parolisi né della macchina, che Salvatore dice di aver parcheggiato di fronte alle staccionate, proprio dove giocavano i ragazzi.
L’altra notizia inedita rivelata dal settimanale riguarda la registrazione della chiamata che il caporale dell’esercito ha fatto al 112 per denunciare la scomparsa della moglie. Infatti la richiesta d’aiuto ai carabinieri arriva dal cellulare di Parolisi, ma non sarebbe lui a parlare bensì la moglie del titolare del chiosco da cui partì l’allarme della scomparsa di Melania. La donna non aveva informazioni su Melania, appena scomparsa, così cercò Salvatore, che, dopo averle lasciato il telefono, si chiuse in bagno: solo uscito dal bagno sarà lui stesso a parlare con i carabinieri.
Salvatore venerdì scorso è stato interrogato dagli inquirenti: stavolta come indagato. Nell’interrogatorio di garanzia con i suoi legali ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre questa settimana gli stessi legali hanno chiesto un incidente probatorio (richiesta al momento respinta). Sull'interrogatorio, così come sui risultati dell’autopsia sul corpo di Melania, vige il massimo riserbo tanto che è stata vietata la pubblicazione dei relativi atti. Al momento dunque tutto tace, saranno i riscontri di tutti i dati oggettivi e le testimonianze dell’inchiesta a svelare chi e perché quel giorno uccise Melania…
di Federica Scorpo
La donna è diventata quindi, già da qualche giorno, la super-testimone del caso Rea, anche se la notizia era stata taciuta volontariamente dagli inquirenti. Lo direbbe il settimanale Oggi, citando fonti della procura, che ha svelato alcune notizie inedite sulle indagini. Prima tra tutti quella che inchioderebbe Salvatore Parolisi: la super-testimone ha dichiarato infatti non solo di essere stata al parco giochi del Colle San Marco tra le 14:00 e le 15:30, senza essersi mossa dal luogo, ma che in quell’arco di tempo non avrebbe visto né Melania né Salvatore con la bambina. Questa dichiarazione è quella che più di ogni altra inchioderebbe il marito di Melania, che ha sempre dichiarato di essere in quelle ore con la bambina e la moglie sulle altalene, da dove Melania si sarebbe poi allontanata per cercare un bagno, senza farvi più ritorno.
Trova risposta così l’interrogativo chiave dell’inchiesta, cioè se Melania fosse mai stata in quel parco insieme alla sua famiglia. Tutti i testimoni hanno sempre dichiarato di non aver mai visto Melania, e ora nasce il dubbio che anche Salvatore non ci sia mai stato, visto che pare che neanche lui sia stato mai identificato al colle. Il racconto della donna potrebbe così svelare questo mistero, poiché presente proprio nel luogo in cui Salvatore dice di essersi fermato a giocare con la figlia. La testimonianza avrebbe trovato riscontro dai tabulati telefonici e dai filmati del chiosco.
Anche altri testimoni confermerebbero questa versione, come i ragazzi che arrivarono sul luogo con i motorini, scattando delle foto su cui non c’è traccia della famiglia Parolisi né della macchina, che Salvatore dice di aver parcheggiato di fronte alle staccionate, proprio dove giocavano i ragazzi.
L’altra notizia inedita rivelata dal settimanale riguarda la registrazione della chiamata che il caporale dell’esercito ha fatto al 112 per denunciare la scomparsa della moglie. Infatti la richiesta d’aiuto ai carabinieri arriva dal cellulare di Parolisi, ma non sarebbe lui a parlare bensì la moglie del titolare del chiosco da cui partì l’allarme della scomparsa di Melania. La donna non aveva informazioni su Melania, appena scomparsa, così cercò Salvatore, che, dopo averle lasciato il telefono, si chiuse in bagno: solo uscito dal bagno sarà lui stesso a parlare con i carabinieri.
Salvatore venerdì scorso è stato interrogato dagli inquirenti: stavolta come indagato. Nell’interrogatorio di garanzia con i suoi legali ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre questa settimana gli stessi legali hanno chiesto un incidente probatorio (richiesta al momento respinta). Sull'interrogatorio, così come sui risultati dell’autopsia sul corpo di Melania, vige il massimo riserbo tanto che è stata vietata la pubblicazione dei relativi atti. Al momento dunque tutto tace, saranno i riscontri di tutti i dati oggettivi e le testimonianze dell’inchiesta a svelare chi e perché quel giorno uccise Melania…
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Sono presenti 10 commenti
Salvatore ha in realtà sempre mentito: nel racconto della scomparsa di Melania a Colle San Marco alle 14,30-14,40, quando neanche lui era sul pianoro del parco giochi delle altalene a quell'ora, ma vi arriverà solo dopo le 15,30; ha mentito sulle sue infedeltà di coppia, sui suoi tradimenti coniugali continui ai danni della moglie, ha mentito sul telefonino dedicato all'amante, che diceva di aver buttato via, ed invece era custodito segretamente. Praticamente non ha detto la verità su nulla, ha ripetuto di amare Melania, ma in verità ama solo il suo egoismo. Si è sentito con l'amante del cuore, anche dopo la morte di melania; non aveva detto ai genitori di Ludovica di essere sposato e padre di una bimba in tenerissima età. Sostiene di non aver ucciso la moglie, e tutto depone invece contro di lui. Salvatore, segui il mio consiglio: pentiti, confessa l'uxoricidio e chiedi perdono a Dio ed ai familari di Melania, che non devi più far vivere in pena, così ti libererai almeno la coscienza, e raccomanda la tua anima di peccatore alla misericordia di Dio!
Sono Carmela da Palermo, vorrei dire alla famiglia Rea di parlare con il giudice dei minori per farsi affidare la bambina, perchè nell'attesa di sapere la verità, sarebbe giusto proteggere la bambina da qualsiasi pazzia che potrebbe fare il Parolisi, del resto se fosse veramente lui il colpevole per come sembra, sarebbe giusto che la famiglia rea cautelasse l'incolumità della propria nipotina.Spero fortemente che la cara Melania abbia giustizia vera!
In italia neanche i morti ingiustamente avranno giustizia, pensiamo a garlasco, e molti altri, spero che i genitori di Melania continuino a cercare la verita' per la figlia, per loro e noi , perche' anche noi ci immedesimiamo .Come mamma, donna, moglie capisco molto bene cosa sta passando la famiglia Rea, un abbraccio
Siate fiduciosi...alla fine la verità viene a galla. Federica
e lui, e lui,senza dubbi, presto finira' la sua sceneggiata......giustizzia sia fatta
se e stato lui, ad uccidere, non lo farei arrestare, lo lascerei nelle mani di gennaro e di michele, io dal suo comportamento, lo definisco il vedovo allegro!!!!!!!quando parla di melania non gli scappa neanche una lacrima, ma e possibile, che ti uccidono tua moglie, e vai dal barbiere a tagliarti i capelli!!!!!!incredibile........alla famiglia rea, un abbraccio......
sono di ascoli piceno, abito vicinissimo a colle san marco, i miei figli ormai grandi sono cresciuti in quel parco, non è mai ma dico mai successo nulla, ora il caro PAROLISI vuol darci ad intendere che l'uccisione della moglie sia opera di un serial killer? Ma si vergogni e dica tutta la verità
PAROLISI...come puoi ancora vivere sapendo che la madre di tua figlia non c'è più,morta, assassinata in quel modo orrendo, e sapendo che,almeno tutti gli indizi portano a te,sei stato proprio tu...il grande amore di Melania,povera cara Melania,come puoi NON AVERE NESSUN RIMORSO, sei davvero un mostro.....
Vorrei fare un ipotesi un pò azzardata. In quel fatidico giorno in cui la famiglia Parolisi doveva recarsi a Colle San Marco, i coniugi litigano e Melania scende dall' auto del marito. Il marito prosegue la corsa, ad un certo punto la cerca, trova il corpo sfigurato, medita sul da farsi ,forse si consiglia con qualcuno, decide di mentire. Conferma, come pensava la madre di Melania, che erano a Colle San Marco. Questo spiegherebbe come faccia Parolisi a sapere in che posizione fosse il corpo della moglie e perchè abbia detto a Ludovica che una volta risolto quel problema si sarebbero riuniti.
Che brutta figura stanno facendo le reclute di quella caserma paragonata ad un postribolo...dov'è la dignità di quelle che servono la patria con serietà e convinzione, ce ne saranno spero???!!!! Altimenti tornate a casa a fare la calza, io come donna mi vergogno. un abbraccio alla famiglia Rea con la speranza che si faccia luce su questa vicenda molto triste.
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