Uno studio effettuato su un arco temporale di dieci anni evidenzia i benefici economici, sociali e ambientali derivanti dal riciclo degli imballaggi in plastica (PET): il riciclo del PET ha evitato 8,2 milioni di tonnellate di emissione di CO2. Il beneficio economico per la comunità si traduce da una parte in un risparmio dei costi di smaltimento e dall’altra nello sviluppo dell’indotto.
Lo studio di Althesys, commissionato dal Gruppo Sanpellegrino, ha evidenziato come negli ultimi dieci anni, l’adozione di politiche di riciclo abbia prodotto benefici complessivi, per la comunità, stimati in 2,7 miliardi di euro, con un costo pari a 1,9 miliardi di Euro e benefici incrementali pari a 4,6 miliardi di Euro. Nella raccolta e riciclo di imballaggi di plastica le voci di costo sono legate ai maggiori oneri necessari per organizzare la raccolta differenziata e la selezione, mentre i benefici derivano dal minor ricorso a materie prime, dalla riduzione della produzione e quindi lo smaltimento dei rifiuti - 117 discariche evitate - e dalle attività economiche indotte.
Per cui, grazie alla raccolta-riciclo degli imballaggi in plastica si sono evitate 8,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2; si sono risparmiati 418,5 milioni di euro di costi di smaltimento rifiuti; si sono recuperati materiali per un valore di circa 493,7 milioni di Euro. Inoltre, la raccolta-riciclo degli imballaggi porta al Paese importanti ricadute economiche e industriali: l'avvio del sistema Conai e Corepla ha fatto nascere appositi impianti (Centri di Selezione e Stoccaggio) e crescere nuove imprese dedicate al riciclo, generando indotto e occupazione.
Per quanto riguarda il settore delle acque minerali che utilizza in grande quantità il PET (materiale 100% riciclabile e sicuro), solo in Italia, il beneficio è pari a 1,2 miliardi di euro: 42 discariche evitate, 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate, risparmio di materie prime.
Lo studio infine prende in esame il caso Sanpellegrino, leader del settore, che ricopre un ruolo da protagonista dato che negli ultimi anni le sue attività di raccolta-riciclo hanno contribuito a portare al Paese benefici complessivi pari a 232 milioni di euro.
Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato Gruppo Sanpellegrino dice: “L’attenzione agli imballaggi è cruciale nelle strategie di sostenibilità dei beni di largo consumo, in particolare nel settore delle acque minerali dove sono parte integrante del prodotto e non un semplice accessorio" - afferma - "Le strategie per imballaggi si muovono lungo 3 direttrici che vedono la riduzione a monte, il riciclo e la ricerca di nuovi materiali. Soluzioni come il ciclo bottle-to bottle, che porta all’utlizzo di R-Pet (pet riciclato) per la produzione di nuove bottiglie, siamo certi aiuteranno a far percepire al consumatore il valore del riciclo. Spetta a noi come market leader in Italia, dare un impulso a questi processi: siamo consapevoli che tutto questo non rappresenta un punto d'arrivo, ma una tappa verso la costruzione di un'impresa sempre più aperta alla sensibilità sociale per favorire competitività, garantire sviluppo economico e promuovere l’innovazione (visita la SmartRoom della Nestlè)".
Lo studio di Althesys, commissionato dal Gruppo Sanpellegrino, ha evidenziato come negli ultimi dieci anni, l’adozione di politiche di riciclo abbia prodotto benefici complessivi, per la comunità, stimati in 2,7 miliardi di euro, con un costo pari a 1,9 miliardi di Euro e benefici incrementali pari a 4,6 miliardi di Euro. Nella raccolta e riciclo di imballaggi di plastica le voci di costo sono legate ai maggiori oneri necessari per organizzare la raccolta differenziata e la selezione, mentre i benefici derivano dal minor ricorso a materie prime, dalla riduzione della produzione e quindi lo smaltimento dei rifiuti - 117 discariche evitate - e dalle attività economiche indotte.
Per cui, grazie alla raccolta-riciclo degli imballaggi in plastica si sono evitate 8,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2; si sono risparmiati 418,5 milioni di euro di costi di smaltimento rifiuti; si sono recuperati materiali per un valore di circa 493,7 milioni di Euro. Inoltre, la raccolta-riciclo degli imballaggi porta al Paese importanti ricadute economiche e industriali: l'avvio del sistema Conai e Corepla ha fatto nascere appositi impianti (Centri di Selezione e Stoccaggio) e crescere nuove imprese dedicate al riciclo, generando indotto e occupazione.
Per quanto riguarda il settore delle acque minerali che utilizza in grande quantità il PET (materiale 100% riciclabile e sicuro), solo in Italia, il beneficio è pari a 1,2 miliardi di euro: 42 discariche evitate, 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate, risparmio di materie prime.
Lo studio infine prende in esame il caso Sanpellegrino, leader del settore, che ricopre un ruolo da protagonista dato che negli ultimi anni le sue attività di raccolta-riciclo hanno contribuito a portare al Paese benefici complessivi pari a 232 milioni di euro.
Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato Gruppo Sanpellegrino dice: “L’attenzione agli imballaggi è cruciale nelle strategie di sostenibilità dei beni di largo consumo, in particolare nel settore delle acque minerali dove sono parte integrante del prodotto e non un semplice accessorio" - afferma - "Le strategie per imballaggi si muovono lungo 3 direttrici che vedono la riduzione a monte, il riciclo e la ricerca di nuovi materiali. Soluzioni come il ciclo bottle-to bottle, che porta all’utlizzo di R-Pet (pet riciclato) per la produzione di nuove bottiglie, siamo certi aiuteranno a far percepire al consumatore il valore del riciclo. Spetta a noi come market leader in Italia, dare un impulso a questi processi: siamo consapevoli che tutto questo non rappresenta un punto d'arrivo, ma una tappa verso la costruzione di un'impresa sempre più aperta alla sensibilità sociale per favorire competitività, garantire sviluppo economico e promuovere l’innovazione (visita la SmartRoom della Nestlè)".
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