Il mondo dello sport in subbuglio dopo il nuovo scandalo calcio-scommesse, che ha portato a 16 arresti e vari avvisi di garanzia nei confronti di giocatori in attività e non.
Radio Vaticana - Per un commento su questa nuova desolante vicenda, Giancarlo La Vella ha intervistato don Claudio Paganini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano e presidente della Clericus Cup, il campionato di calcio per seminaristi, quest’anno vinto dalla squadra della Pontificia Università Gregoriana: ascolta
R. – La cosa sicuramente non fa onore né allo sport, che vive anche di scommesse, e neppure a chi in modo indegno scommette per guadagnare comunque sui calciatori.
D. – C’è un problema di formazione dei calciatori, a partire da quando – in tenera età – cominciano a dare i primi calci ad un pallone. Di chi è la responsabilità?
R. – I procuratori, i dirigenti … gente che promette un grande guadagno perché uno gioca bene. Ma è responsabilità di tutto l’entourage che millantando successo, fama e ricchezza, illude il giocatore dimenticando l’umiltà, il sacrificio, la fatica.
D. – Quando succedono episodi del genere, come questo del calcio-scommesse, c’è una grande delusione, e quelli che sono più delusi sono i tifosi, gli appassionati, soprattutto i più giovani. Come è possibile recuperare questi ragazzi allo sport?
R. – Amo ricordare: fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce: i tanti campetti oratoriani, i tanti allenatori onesti, volontari che danno tempo, energie, i propri soldi. I cattivi esempi, i cattivi modelli, non vanno mai seguiti.
D. – In questo contesto è importante che esista un torneo calcistico, anche molto piccolo, come la “Clericus Cup” che fa proprio di certi valori di lealtà e non solo, il suo vanto...
R. – Certo. La scommessa della “Clericus Cup” è far sì che i sacerdoti, giocando a calcio da protagonisti, testimonino che si può anche giocare bene a calcio, con grande slancio, con grande passione senza secondi fini. La “Clericus Cup” che ricorda quanto la Chiesa voglia scommettere per promuovere valori alti, sportivi e umani. La vera grandezza nasce da fatica e sacrificio, non dai successi facili. Quindi, lo sport può ripartire come un vero strumento educativo. In questo, parrocchie e oratori e “Clericus Cup” fanno veramente da capofila.(gf)
Radio Vaticana - Per un commento su questa nuova desolante vicenda, Giancarlo La Vella ha intervistato don Claudio Paganini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano e presidente della Clericus Cup, il campionato di calcio per seminaristi, quest’anno vinto dalla squadra della Pontificia Università Gregoriana: ascolta
R. – La cosa sicuramente non fa onore né allo sport, che vive anche di scommesse, e neppure a chi in modo indegno scommette per guadagnare comunque sui calciatori.
D. – C’è un problema di formazione dei calciatori, a partire da quando – in tenera età – cominciano a dare i primi calci ad un pallone. Di chi è la responsabilità?
R. – I procuratori, i dirigenti … gente che promette un grande guadagno perché uno gioca bene. Ma è responsabilità di tutto l’entourage che millantando successo, fama e ricchezza, illude il giocatore dimenticando l’umiltà, il sacrificio, la fatica.
D. – Quando succedono episodi del genere, come questo del calcio-scommesse, c’è una grande delusione, e quelli che sono più delusi sono i tifosi, gli appassionati, soprattutto i più giovani. Come è possibile recuperare questi ragazzi allo sport?
R. – Amo ricordare: fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce: i tanti campetti oratoriani, i tanti allenatori onesti, volontari che danno tempo, energie, i propri soldi. I cattivi esempi, i cattivi modelli, non vanno mai seguiti.
D. – In questo contesto è importante che esista un torneo calcistico, anche molto piccolo, come la “Clericus Cup” che fa proprio di certi valori di lealtà e non solo, il suo vanto...
R. – Certo. La scommessa della “Clericus Cup” è far sì che i sacerdoti, giocando a calcio da protagonisti, testimonino che si può anche giocare bene a calcio, con grande slancio, con grande passione senza secondi fini. La “Clericus Cup” che ricorda quanto la Chiesa voglia scommettere per promuovere valori alti, sportivi e umani. La vera grandezza nasce da fatica e sacrificio, non dai successi facili. Quindi, lo sport può ripartire come un vero strumento educativo. In questo, parrocchie e oratori e “Clericus Cup” fanno veramente da capofila.(gf)
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Nell'anno 2006 gli Italiani sono stati presi in giro con l'aborto giuridico di farsopoli 2006, ik processo Vero di Napoli sta portando alla Verità, "piaccia o non piaccia" a qualcuno gli Italiani Vogliono la Verità, per il bene del caòcio.
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