I 193 Paesi dell'Onu hanno aperto una sessione sui giovani con un minuto di silenzio. Sono 68, e non 85, i giovani uccisi a Utoya
PeaceReporter - Sarà con "democrazia, apertura e trasparenza" che la Norvegia risponderà al "peggiore attacco della sua storia dalla seconda guerra mondiale". Con queste parole, il delegato del governo di Oslo alle Nazioni Unite, Gjermund Saether, ha aperto la riunione dell'Assemblea Generale al Palazzo di Vetro, che proprio oggi aveva in programma una riunione sulla gioventù, con la partecipazione di studenti da ogni parte del mondo.
La seduta è iniziata con un minuto di silenzio per ricordare le vittime, in gran parte giovani, appunto, dell'attentato dello scorso venerdì a Oslo. "Questa conferenza discute quei diritti e quei valori che sono stati attaccati venerdì scorso", ha detto Saether, ricordando come sull'isola di Utoya, dove era in corso un meeting dei giovani laburisti prima che la furia omicida di Anders Behring Breivik vi si abbattesse sopra, si stessero affrontando "diritti ed opportunità per partecipare alla vita pubblica, riflettere liberamente per formare le proprie opinioni, organizzare gruppi e partiti, e anche criticare la leadership politica". "Solo attraverso la partecipazione attiva - ha sottolineato il diplomatico norvegese - i giovani possono permettere alla Norvegia di fare passi avanti".
Intanto, la polizia norvegese ha ridimensionato il bilancio delle vittime dell'attentato. Nel massacro sull'isola di Utoya, hanno perso la vita 68 giovani, e non 85, mentre a causa della bomba esplosa nel centro città sono morte otto persone. Nel complesso, dunque, la strage ha provocato al momento 76 vittime.
PeaceReporter - Sarà con "democrazia, apertura e trasparenza" che la Norvegia risponderà al "peggiore attacco della sua storia dalla seconda guerra mondiale". Con queste parole, il delegato del governo di Oslo alle Nazioni Unite, Gjermund Saether, ha aperto la riunione dell'Assemblea Generale al Palazzo di Vetro, che proprio oggi aveva in programma una riunione sulla gioventù, con la partecipazione di studenti da ogni parte del mondo.
La seduta è iniziata con un minuto di silenzio per ricordare le vittime, in gran parte giovani, appunto, dell'attentato dello scorso venerdì a Oslo. "Questa conferenza discute quei diritti e quei valori che sono stati attaccati venerdì scorso", ha detto Saether, ricordando come sull'isola di Utoya, dove era in corso un meeting dei giovani laburisti prima che la furia omicida di Anders Behring Breivik vi si abbattesse sopra, si stessero affrontando "diritti ed opportunità per partecipare alla vita pubblica, riflettere liberamente per formare le proprie opinioni, organizzare gruppi e partiti, e anche criticare la leadership politica". "Solo attraverso la partecipazione attiva - ha sottolineato il diplomatico norvegese - i giovani possono permettere alla Norvegia di fare passi avanti".
Intanto, la polizia norvegese ha ridimensionato il bilancio delle vittime dell'attentato. Nel massacro sull'isola di Utoya, hanno perso la vita 68 giovani, e non 85, mentre a causa della bomba esplosa nel centro città sono morte otto persone. Nel complesso, dunque, la strage ha provocato al momento 76 vittime.
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