mercoledì, luglio 27, 2011
Hanno nomi altisonanti e fieri come ‘Martiri’, ‘Libertà’ e ‘Rivoluzione’ i datteri che saranno serviti quest’anno sulle tavole imbandite degli egiziani, in occasione del Ramadan.

Agenzia Misna - Il vento della primavera araba ha fatto il suo ingresso nei vicoli dei mercati e tra le ceste di frutta secca e leccornie che le massaie si affrettano a comprare in vista dell’inizio del mese sacro, previsto quest’anno per il 1° agosto.

“I più cari, in assoluto, sono quelli ‘della Rivoluzione’ scintillanti palline dall’inconfondibile colore bronzato, ricchi di polpa e dal sapore zuccherino – spiega una donna intervistata dal canale ‘Masr Tv’ – che costano 15 lire al chilo (circa due euro, ndr)”. Ma girando per i suq e mercatini della capitale se ne trovano di tutti i tipi e per tutte le tasche, fino a quelli di qualità più scadente che saranno distribuiti ai prigionieri del carcere di Tora, alla periferia al Cairo, nella quale è rinchiuso gran parte del vecchio establishment, compresi i i due figli di Mubarak, Alaa e Gamal.

“Per fortuna la produzione quest’anno è stata buona, il che significa che i prezzi non saranno altissimi” spiega Ragab el Attar, noto commerciante di frutta secca del quartiere periferico di Ataba, in un’intervista alla rivista ‘The Egiptian Mail’. Girovagando tra le bancarelle si trovano anche quelli intitolati alla ‘Piazza Tahrir’, luogo simbolo della rivolta popolare che ha portato alla caduta del vecchio regime.

Quella di ‘dedicare’ i datteri a personaggi famosi o avvenimenti che hanno contraddistinto l’attualità del mondo arabo negli ultimi 12 mesi è una tradizione che si ripete, anno dopo anno, in Egitto in occasione del Ramadan. Ricchi di zucchero e di energia, questi frutti sono l’alimento per eccellenza del mese di Ramadan e costituiscono il primo boccone della cena dell’Iftar, al calar del sole, che interrompe la lunga giornata di digiuno.

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