Un team di ricercatori dell’Università di Toronto ha costruito per la prima volta quelle che il team stesso definisce “molecole artificiali”. Queste molecole, per la cui creazione si è tratta ispirazione dal processo naturale della fotosintesi, sono a tutti gli effetti delle nano-antenne in grado di “ricevere” luce.
Nbtimes - Padri della scoperta sono i professori Shana Kelley e Ted Sargent, che stanno guidando un intera nuova strategia di ricerca volta a far sì che determinate classi di nanoparticelle si uniscano “spontaneamente” l’una con l’altra assolvendo allo scopo. “L’aspetto stupefacente è che le nostre «antenne» si sono costruite da sole: abbiamo stratificato classi diverse di nano-particelle dotate di alcune sequenze selezionate di DNA, abbiamo combinato tra loro diverse famiglie di esse e la natura ha fatto il suo corso. Questo è il risultato di un meraviglioso nuovo insieme di materiali auto-assemblati con proprietà sorprendenti”, ha detto il professor Sargent.
“Esattamente come le antenne reali nelle radio e cellulari, le nostre strutture complesse catturano energia sparsa e la concentrano nel punto desiderato. Esattamente come le antenne cacciatrici di luce nelle foglie degli alberi, le nostre strutture agiscono sintonizzandosi sulle lunghezze d’onda di cui è fatta la luce del sole”, ha aggiunto.
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