lunedì, luglio 11, 2011
La tragedia avvenuta ieri forse per una concomitanza di cause tra cui cattive condizioni metereologiche e sistemi di sicurezza obsoleti. A bordo oltre 70 persone più del consentito. Il Cremlino apre un’inchiesta, ma per la blogosfera si tratta di un’altra Kursk: non sapremo mai la verità.

di Nina Achmatova

Mosca (AsiaNews) – Per ora è tutta nelle mani degli 80 superstiti e delle loro testimonianze la chiave per spiegare il misterioso affondamento della nave da crociera “Bulgaria”, in cui ieri nove persone sono morte e circa 100, di cui almeno 30 bambini, risultano ancora disperse nelle acque del Volga. La tragedia, che ha scosso la Russia in pieno clima vacanziero, è avvenuta nella Repubblica del Tatarstan, dove nel primo pomeriggio del 10 luglio, l’imbarcazione a due piani si è improvvisamente piegata verso destra ed è affondata nel giro di pochi minuti, trascinando con sé, a circa 20 metri di profondità, passeggeri ed equipaggio. Come ha dichiarato oggi alla radio Eco di Mosca il portavoce del ministero russo delle Situazioni d'emergenza, Irina Andrionova, “praticamente non ci sono possibilità di trovare ancora in vita i dispersi”.

Ancora non sono state accertati i motivi dell'incidente, verificatosi non lontano dal villaggio di Syukeyevo, a tre chilometri dalla riva e a circa 80 chilometri da Kazan, la principale città del Tatarstan, situata a 800 chilometri ad est di Mosca.

A far affondare la nave potrebbe essere stata una concomitanza di cause: cattive condizioni metereologiche, sistemi di sicurezza obsoleti ed eccesso di persone a bordo. Costruita nel 1955 nell’allora Cecoslovacchia, la nave aveva superato un controllo lo scorso 15 giugno, in cui si era stabilito che il carico a bordo poteva arrivare a un massimo di 120 persone. Secondo, però, quanto reso noto dal presidente del Tatarstan Rustam Minnikhanov - che ha subito interrotto le proprie vacanze per far ritorno sul luogo dell'incidente - al momento della catastrofe a bordo viaggiavano addirittura 196 persone, di cui 15 neppure registrate. Gli inquirenti che indagano sul caso stanno, inoltre, tentando di ricostruire le conseguenze di sfavorevoli condizioni climatiche che potrebbero aver generato un’onda di diversi metri, la quale – secondo quanto riportato da alcunI organi di stampa – avrebbe piegato la nave. Dalle testimonianze dei superstiti, per ora, è emerso solo che su quel tratto del fiume infuriava un violento temporale, con fortissime raffiche di vento: è probabile che la pioggia abbia spinto molti dei passeggeri a ripararsi all'interno facendo piegare su un lato la “Bulgaria”. L’agenzia Ria Novosti, dal canto suo, parla anche di violazione del sistema di sicurezza a bordo dove erano presenti solo due canotti di salvataggio.

Dalle voci di chi è riuscito a salvarsi grazie al pronto intervento della nave Arabella - che navigando nella zona del naufragio ha recuperato diverse persone - cominciano anche a giungere racconti disperati: come quello di due genitori salvatisi grazie al pronto allarme della figlia, morta però tra le acque. “Ci ha detto, con nostro stupore, di indossare subito il giubbotto salvagente perché stavamo affondando e quando ho cercato di tenerla stretta alla mia mano l’acqua me l’ha portata via”, si dispera la madre citata dal sito d’informazione News.ru.
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