Il WiFi irrompe alle Poste, per dare agli utenti un accesso a Internet pubblico, a costo zero, senza fili e, possibilmente, veloce: è attivo da ieri – giovedì 14 luglio – nelle nuove aree WiFi di ventidue uffici postali che, nei progetti dell’azienda, saranno seguiti progressivamente dagli uffici di tutta Italia.
Nbtimes – “Poste Italiane – ha dichiarato l’amministratore delegato Massimo Sarmi – ritiene l’accesso a Internet un servizio di comunicazione essenziale, per questo ha creato aree WiFi negli uffici postali, mettendole a disposizione gratuita dei cittadini”. Il servizio, annunciato ieri, è gestito a tutti gli effetti da un operatore di telecomunicazioni, che in questo caso è Poste Mobile. Al momento le aree destinate alla connettività sono presenti nelle città di Roma, Milano, Genova, Palermo, Bari, Bologna, Firenze, Cagliari, Taranto, Livorno, Modena, Pavia, Trento e Acqui Terme, ma c’è già chi si sta muovendo anche in altre città, a livello istituzionale, per accelerare l’allestimento di nuove aree WiFi.
In tali aree è presente un pc, disponibile per l’utilizzo da parte degli utenti con le stesse modalità di un internet point. Per gli utenti desiderosi di collegarsi a Internet e già dotati di notebook, netbook, tablet, smartphone o altri dispositivi abilitati, si compila un modulo con i propri dati e un numero di telefono cellulare, sul quale giungerà poi la password per l’accesso alla rete WiFi.
L’opportunità è interessante perché – soprattutto se il servizio sarà realmente fruibile presso tutti gli uffici postali italiani – crea per gli utenti un punto di riferimento per la connettività “non domestica”: la presenza di un ufficio postale in un comune, molto spesso segnalata anche per le strade cittadine (come si fa anche per il municipio, la stazione ferroviaria, la stazione di Polizia, la caserma dei Carabinieri, eccetera) costituirà una garanzia della disponibilità di accedere a Internet anche in una località sconosciuta frequentata per lavoro, studio, turismo.
Questa opportunità potrà inoltre costituire un diversivo per gli utenti che, entrati nell’ufficio postale per un’operazione di routine (ritirare una raccomandata, pagare un bollettino precompilato), si trovassero di fronte ad una fila interminabile.
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