Il giornalista più discusso, tanto amato quanto odiato: Michele Santoro, il conduttore di Annozero, può essere definito senza mezzi termini il personaggio del momento.
Tanto discusso e apparentemente tanto ricercato, dopo la chiusura con la Rai sembrava quasi fatta con La7, ma oggi un comunicato di Telecom Media ha spiegato: “Sono state interrotte le trattative con Michele Santoro a causa d’inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti tra autore e editore”. Quali siano le motivazioni della marcia indietro dell’emittente televisiva ancora non è dato saperlo, ma l’ex-conduttore di Annozero sembra avere le idee chiare e non smentendo mai la sua natura polemica, ha risposto con un bel “colpa del conflitto d’interessi”. Sicuramente Santoro incarna una figura scomoda… ma così tanto da essere vittima di un complotto? Come lui stesso ha affermato in una nota: “Un accordo praticamente concluso viene vanificato senza nessuna apprezzabile motivazione editoriale", e ancora: “Non possiamo fornire le prove dell'esistenza di interventi esterni ma parla da solo l'interesse industriale che avrebbe avuto La7 ad ospitare un programma come il nostro nella sua offerta". Chi è che perseguita Santoro? Chi lo vuole fuori dalla tv italiana? Sicuramente le sue provocazioni e le sue polemiche non lo hanno reso amabile agli occhi di molti, ma almeno dai giovani sì, quei giovani che grazie al suo programma si sono riavvicinati in qualche modo al mondo della politica e alle problematiche italiane... almeno questo gli si deve!
Dunque la trattativa con La7, pronta a riproporre Annozero, sembrava conclusa, poi però qualcosa è andato storto e al momento le vere ragioni restano un mistero. Che il conflitto d’interessi sia un tema caro al nostro paese lo rileva sempre Santoro: “Chi ha interesse a impedire che si formi nel nostro Paese un terzo polo televisivo che rompa la logica del duopolio?", e incalza ancora: "Per tornare a crescere l'Italia deve liberarsi del conflitto d’interessi".
Abbandonato dalla Rai, a cui aveva lanciato l’ennesima provocazione nell’ultima puntata del programma (“resto anche solo per un euro al mese”), adesso tradito da La7, quale sarà il suo futuro? Anche Mediaset lo snobba, Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione del palinsesto Mediaset, alla domanda su Santoro ha risposto: “Lui per noi è troppo oltre. Ormai non fa più il conduttore televisivo, ormai è un politico. Devo riconoscere che televisivamente è un fenomeno, un vero talento, ma portarlo da noi no, proprio no”. Ingestibile e provocatorio, Santoro è un fenomeno che lascia il segno e che nel bene e nel male fa parlare di sè…
Tanto discusso e apparentemente tanto ricercato, dopo la chiusura con la Rai sembrava quasi fatta con La7, ma oggi un comunicato di Telecom Media ha spiegato: “Sono state interrotte le trattative con Michele Santoro a causa d’inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti tra autore e editore”. Quali siano le motivazioni della marcia indietro dell’emittente televisiva ancora non è dato saperlo, ma l’ex-conduttore di Annozero sembra avere le idee chiare e non smentendo mai la sua natura polemica, ha risposto con un bel “colpa del conflitto d’interessi”. Sicuramente Santoro incarna una figura scomoda… ma così tanto da essere vittima di un complotto? Come lui stesso ha affermato in una nota: “Un accordo praticamente concluso viene vanificato senza nessuna apprezzabile motivazione editoriale", e ancora: “Non possiamo fornire le prove dell'esistenza di interventi esterni ma parla da solo l'interesse industriale che avrebbe avuto La7 ad ospitare un programma come il nostro nella sua offerta". Chi è che perseguita Santoro? Chi lo vuole fuori dalla tv italiana? Sicuramente le sue provocazioni e le sue polemiche non lo hanno reso amabile agli occhi di molti, ma almeno dai giovani sì, quei giovani che grazie al suo programma si sono riavvicinati in qualche modo al mondo della politica e alle problematiche italiane... almeno questo gli si deve!
Dunque la trattativa con La7, pronta a riproporre Annozero, sembrava conclusa, poi però qualcosa è andato storto e al momento le vere ragioni restano un mistero. Che il conflitto d’interessi sia un tema caro al nostro paese lo rileva sempre Santoro: “Chi ha interesse a impedire che si formi nel nostro Paese un terzo polo televisivo che rompa la logica del duopolio?", e incalza ancora: "Per tornare a crescere l'Italia deve liberarsi del conflitto d’interessi".
Abbandonato dalla Rai, a cui aveva lanciato l’ennesima provocazione nell’ultima puntata del programma (“resto anche solo per un euro al mese”), adesso tradito da La7, quale sarà il suo futuro? Anche Mediaset lo snobba, Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione del palinsesto Mediaset, alla domanda su Santoro ha risposto: “Lui per noi è troppo oltre. Ormai non fa più il conduttore televisivo, ormai è un politico. Devo riconoscere che televisivamente è un fenomeno, un vero talento, ma portarlo da noi no, proprio no”. Ingestibile e provocatorio, Santoro è un fenomeno che lascia il segno e che nel bene e nel male fa parlare di sè…
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