L’avvento degli smartphone, negli ultimi anni, ha dato modo agli utenti di svolgere in punta di dita operazioni un tempo impensabili.
Nbtimes - Oggi è possibile utilizzarli per calcolare automaticamente il conto della spesa al supermercato, ma domani consentiranno addirittura di fare la spesa virtualmente mentre si viaggia in metropolitana, pagarla e riceverla a domicilio. L’idea è stata realizzata da Tesco, un protagonista internazionale della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) presente in Corea del Sud con il brand Home Plus. La catena di supermercati ha infatti escogitato una soluzione per ampliare il numero delle proprie corsie, seppure virtualmente, installando dei grandi pannelli luminosi presso alcune stazioni della metropolitana. Quelli che sembrano dei cartelloni pubblicitari sono in realtà riproduzioni fotografiche, in scala 1:1, di scaffali di supermercato.
L’attesa di un treno in arrivo, tempo che spesso viene speso improduttivamente (a meno che non sia utilizzato per leggere il giornale, telefonare o svolgere altre microattività), si trasforma così in tempo risparmiato: ogni articolo riprodotto sui pannelli è raffigurato con il proprio codice QR che, se fotografato con uno smartphone dotato dell’apposita app di Home Plus, può essere incluso nello shopping kart (il carrello dell’utente).
In questo modo, una persona che sta aspettando il proprio convoglio per spostarsi da una parte all’altra della città può ottimizzare i tempi e, sostanzialmente, fare la spesa online selezionando gli articoli di proprio interesse, non cliccando su un sito web, ma fotografandone il codice QR riprodotto sul pannello: salvando gli articoli inseriti nel carrello virtuale, l’utente può procedere al pagamento, sempre attraverso il proprio smartphone. Una volta effettuata l’operazione di checkout, Home Plus fa scattare tutte le operazioni di logistica, per la consegna della spesa direttamente al domicilio dell’utente, entro la fine della giornata lavorativa.
Poco adatta a chi deve acquistare “due etti di prosciutto, affettato sottile e, per favore, mi tolga quel grasso”, la soluzione è un’ottima opportunità, agevole e di poco impegno per chi ha esigenze standard ed è sempre di corsa (niente tempo da dedicare espressamente alla spesa, niente code), ma pessima per un pendolare poco accorto, se non addirittura affetto dalla sindrome da shopping compulsivo, che con soluzioni di questo tipo potrebbe trovarsi davanti a seri problemi (dal conto in banca prosciugato ai cumuli di prodotti scaricati davanti alla porta di casa).
Oltre 10mila clienti hanno beneficiato dei servigi del negozio virtuale di Home Plus, che – secondo quanto riferito da Technology Review – ha registrato un incremento del 130% sulle vendite online. Ottimi risultati per un esperimento che è partito da un obiettivo di leadership: in Corea del Sud, la catena del gruppo Tesco – seconda per quota di mercato alle spalle del gruppo E-mart – si era imposta l’obiettivo di diventare il numero uno, ma senza aumentare il numero di punti vendita.
Il successo dell’iniziativa lascia supporre ad un allargamento del progetto, che potrebbe concretizzarsi in un’estensione di questi supermercati virtuali in altre stazioni della metropolitana, anche al di fuori della Corea del Sud. E’ verosimile che altri competitor della Grande Distribuzione traggano ispirazione da questa idea per riproporla con la propria firma e portare una graduale rivoluzione nel modo di fare la spesa.
Dario Bonacina
Nbtimes - Oggi è possibile utilizzarli per calcolare automaticamente il conto della spesa al supermercato, ma domani consentiranno addirittura di fare la spesa virtualmente mentre si viaggia in metropolitana, pagarla e riceverla a domicilio. L’idea è stata realizzata da Tesco, un protagonista internazionale della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) presente in Corea del Sud con il brand Home Plus. La catena di supermercati ha infatti escogitato una soluzione per ampliare il numero delle proprie corsie, seppure virtualmente, installando dei grandi pannelli luminosi presso alcune stazioni della metropolitana. Quelli che sembrano dei cartelloni pubblicitari sono in realtà riproduzioni fotografiche, in scala 1:1, di scaffali di supermercato.
L’attesa di un treno in arrivo, tempo che spesso viene speso improduttivamente (a meno che non sia utilizzato per leggere il giornale, telefonare o svolgere altre microattività), si trasforma così in tempo risparmiato: ogni articolo riprodotto sui pannelli è raffigurato con il proprio codice QR che, se fotografato con uno smartphone dotato dell’apposita app di Home Plus, può essere incluso nello shopping kart (il carrello dell’utente).
In questo modo, una persona che sta aspettando il proprio convoglio per spostarsi da una parte all’altra della città può ottimizzare i tempi e, sostanzialmente, fare la spesa online selezionando gli articoli di proprio interesse, non cliccando su un sito web, ma fotografandone il codice QR riprodotto sul pannello: salvando gli articoli inseriti nel carrello virtuale, l’utente può procedere al pagamento, sempre attraverso il proprio smartphone. Una volta effettuata l’operazione di checkout, Home Plus fa scattare tutte le operazioni di logistica, per la consegna della spesa direttamente al domicilio dell’utente, entro la fine della giornata lavorativa.
Poco adatta a chi deve acquistare “due etti di prosciutto, affettato sottile e, per favore, mi tolga quel grasso”, la soluzione è un’ottima opportunità, agevole e di poco impegno per chi ha esigenze standard ed è sempre di corsa (niente tempo da dedicare espressamente alla spesa, niente code), ma pessima per un pendolare poco accorto, se non addirittura affetto dalla sindrome da shopping compulsivo, che con soluzioni di questo tipo potrebbe trovarsi davanti a seri problemi (dal conto in banca prosciugato ai cumuli di prodotti scaricati davanti alla porta di casa).
Oltre 10mila clienti hanno beneficiato dei servigi del negozio virtuale di Home Plus, che – secondo quanto riferito da Technology Review – ha registrato un incremento del 130% sulle vendite online. Ottimi risultati per un esperimento che è partito da un obiettivo di leadership: in Corea del Sud, la catena del gruppo Tesco – seconda per quota di mercato alle spalle del gruppo E-mart – si era imposta l’obiettivo di diventare il numero uno, ma senza aumentare il numero di punti vendita.
Il successo dell’iniziativa lascia supporre ad un allargamento del progetto, che potrebbe concretizzarsi in un’estensione di questi supermercati virtuali in altre stazioni della metropolitana, anche al di fuori della Corea del Sud. E’ verosimile che altri competitor della Grande Distribuzione traggano ispirazione da questa idea per riproporla con la propria firma e portare una graduale rivoluzione nel modo di fare la spesa.
Dario Bonacina
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