“Una prova supplementare dell’ingerenza degli Stati Uniti negli affari interni della Siria”: queste le parole attribuite dall’agenzia di stampa siriana ‘Sana’ a una non meglio precisata “fonte responsabile” in risposta alle dichiarazioni fatte ieri dal segretario di Stato americano Hillary Clinton
Agenzia Misna - “Se qualcuno, incluso il presidente Assad, pensa che gli Stati Uniti stiano segretamente sperando che il regime sopravviva alle proteste per dare seguito a brutalità e repressione, si sbaglia” aveva detto la Clinton poco dopo l’attacco di un gruppo di manifestanti filo-governativi contro la sede diplomatica di Washington a Damasco in ‘rappresaglia’ a un viaggio a sorpresa dell’ambasciatore a Hama, lo scorso venerdì, in occasione di massicce manifestazioni anti-regime.
“Si tratta di una provocazione – prosegue la fonte sentita da ‘Sana’, organo di stampa vicino al governo – che ha lo scopo di esacerbare la crisi interna contrariamente agli interessi del popolo siriano e alle sue legittime aspirazioni”.
A Damasco – dove ieri era stata attaccata anche la sede diplomatica francese – si è intanto conclusa con una dichiarazione finale la cosiddetta iniziativa di “dialogo nazionale” che ha messo a confronto negli ultimi giorni esponenti politici anche di opposizione e personalità della società civile sul tema della riforma del paese. Nelle prime notizie date da ‘Sana’, l’incontro si è chiuso sottolineando che il dialogo è la sola strada percorribile per uscire dalla crisi e rigettando ogni ingerenza straniera negli affari della Siria.
Agenzia Misna - “Se qualcuno, incluso il presidente Assad, pensa che gli Stati Uniti stiano segretamente sperando che il regime sopravviva alle proteste per dare seguito a brutalità e repressione, si sbaglia” aveva detto la Clinton poco dopo l’attacco di un gruppo di manifestanti filo-governativi contro la sede diplomatica di Washington a Damasco in ‘rappresaglia’ a un viaggio a sorpresa dell’ambasciatore a Hama, lo scorso venerdì, in occasione di massicce manifestazioni anti-regime.
“Si tratta di una provocazione – prosegue la fonte sentita da ‘Sana’, organo di stampa vicino al governo – che ha lo scopo di esacerbare la crisi interna contrariamente agli interessi del popolo siriano e alle sue legittime aspirazioni”.
A Damasco – dove ieri era stata attaccata anche la sede diplomatica francese – si è intanto conclusa con una dichiarazione finale la cosiddetta iniziativa di “dialogo nazionale” che ha messo a confronto negli ultimi giorni esponenti politici anche di opposizione e personalità della società civile sul tema della riforma del paese. Nelle prime notizie date da ‘Sana’, l’incontro si è chiuso sottolineando che il dialogo è la sola strada percorribile per uscire dalla crisi e rigettando ogni ingerenza straniera negli affari della Siria.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.