Se fosse confermata sarebbe una notizia molto importante per le comunità cristiane che lo venerano e chiarirebbe, forse, alcune circostante mai del tutto precisate sulla sua morte.
Radio Vaticana - La Missione archeologica italiana guidata da Francesco D’Andria avrebbe ritrovato la tomba di San Filippo, uno dei 12 Apostoli di Gesù, attivo predicatore nell’Asia Minore. L’area in cui la tomba avrebbe dovuto essere era già stata individuata dalla Missione tre anni fa e ora la struttura è stata scoperta tra le rovine di una chiesa in cui gli scavi sono stati avviati un mese fa nell’area di Pamukkale, nota nell’antichità con il nome di Hierapolis e oggi affermata stazione termale turca. La tomba non è ancora stata aperta, ma stando alla struttura e alle iscrizioni riportate su di essa dovrebbe proprio essere quella del Santo, nato a Betsaida nel 5 d.C. e morto intorno all’80 non si sa se crocifisso dai romani o per cause naturali.
La notizia ha ovviamente suscitato le reazioni, di cauto ottimismo, degli esperti e della comunità ecclesiale: “Sarebbe una grande notizia per tutta la cristianità - ha commentato all'agenzia Sir il segretario generale della Conferenza episcopale turca, padre Anton Bulai – attirerà molti pellegrini e sarà dovere dei cristiani locali custodire il Santo”. (R.B.)
Radio Vaticana - La Missione archeologica italiana guidata da Francesco D’Andria avrebbe ritrovato la tomba di San Filippo, uno dei 12 Apostoli di Gesù, attivo predicatore nell’Asia Minore. L’area in cui la tomba avrebbe dovuto essere era già stata individuata dalla Missione tre anni fa e ora la struttura è stata scoperta tra le rovine di una chiesa in cui gli scavi sono stati avviati un mese fa nell’area di Pamukkale, nota nell’antichità con il nome di Hierapolis e oggi affermata stazione termale turca. La tomba non è ancora stata aperta, ma stando alla struttura e alle iscrizioni riportate su di essa dovrebbe proprio essere quella del Santo, nato a Betsaida nel 5 d.C. e morto intorno all’80 non si sa se crocifisso dai romani o per cause naturali.
La notizia ha ovviamente suscitato le reazioni, di cauto ottimismo, degli esperti e della comunità ecclesiale: “Sarebbe una grande notizia per tutta la cristianità - ha commentato all'agenzia Sir il segretario generale della Conferenza episcopale turca, padre Anton Bulai – attirerà molti pellegrini e sarà dovere dei cristiani locali custodire il Santo”. (R.B.)
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