Ridurre i consumi energetici anche nel settore dell'Itc si può. E si deve, visto che forse non tutti lo sanno, ma ai più dovrebbe essere noto che anche la rete inquina.
GreenReport - Proprio con l'obiettivo di affrontare tali problemi, alcuni studiosi del Gruppo di ricerca in Reti di telecomunicazioni del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa hanno focalizzato le proprie attività proprio nella riduzione del consumo energetico nel settore dell'Ict e in particolare nell'area di ricerca relativa alle reti di telecomunicazioni fisse e mobili. All'inizio dell'avventura di greenreport.it scrivemmo molto sul tema cercando di porre la questione proprio in questi termini. La rete non è altro che un meraviglioso e gigantesco elettrodomestico. Che disintegrando ogni illusione dematerializzatrice consuma energia e pure materia. Quindi come tale va usato, ma senza illudere nessuno che da qui passi la quintessenza della sostenibilità ambientale.
Ricorda l'Università di Pisa stessa che «come termine di paragone basta pensare che i server di un data center - come può essere Google - producono inquinamento paragonabile a quello di un Suv e che l'impatto sulla produzione mondiale di CO2 da parte di servizi e apparati del settore dell'Information and Communication Technology nel 2007 è stato stimato al 2%, percentuale che corrisponde a un valore assoluto di produzione di CO2 pari a circa 0.8 miliardi di tonnellate».
Degli studi sull'inquinamento da mail ne sono pieni i giornali proprio in questi giorni.
Il lavoro dell'Università di Pisa, quindi, è piuttosto interessante e dimostra come la ricerca della sostenibilità sia motore stesso della ricerca se si sanno cogliere le opportunità. Lo studio consiste «in un'intensa attività sperimentale condotta nei laboratori di ricerca in Reti di telecomunicazioni del dipartimento rivolta allo studio del consumo energetico di apparati di rete (commerciali e prototipali) al variare delle condizioni del loro lavoro».
L'obiettivo è «l'ottimizzazione delle risorse e del consumo energetico a partire dalla conoscenza delle condizioni di carico di traffico. In questo scenario, il lavoro svolto dal gruppo di ricercatori pisani si caratterizza per differenti aspetti fondamentali, tra i quali quello di curare il tema dell'instradamento ottimo del traffico in rete considerando congiuntamente il problema della riduzione del consumo energetico».
L'Università sottolinea e dà notizia inoltre che nel corso dell'ultimo "International workshop on green communications" tenutosi a Kyoto lo scorso mese di giugno, ai ricercatori pisani è stato conferito dall'Ieee (Institute of electrical and electronics engineers) il Best paper award per l'articolo
"Energy aware routing based on energy characterization of devices: solutions and analysis" in cui gli autori Rosario G. Garroppo, Stefano Giordano, Gianfranco Nencioni (dottorando) e Michele Pagano hanno raccolto i risultati preliminari della loro attività.
Il lavoro si inserisce nelle attività del progetto EFFICIENT (Tecnologie efficienti per il consumo energetico per le reti del futuro - Energy eFFIcient teChnologIEs for the Networks of Tomorrow) di cui è coordinatore per l'Università di Pisa il prof. Michele Pagano, finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tramite il Bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale).
Fin qui dunque un encomiabile lavoro sul risparmio energetico, aspettiamo a gloria uno sul risparmio di materia. Che non può essere solo l'usar meno materia nei processi produttivi, ma una gigantesca riconversione del settore che punti decisamente sul riciclo e sul progressivo abbandono della logica dell'obsolescenza programmata dei prodotti. Giova ricordare infine che sul riciclo la commissione Ue ha dato vita a un programma piuttosto interessante. La ricerca speriamo segua presto le indicazioni. Qualcosa si muove... ed è già qualcosa.
di Alessandro Farulli
GreenReport - Proprio con l'obiettivo di affrontare tali problemi, alcuni studiosi del Gruppo di ricerca in Reti di telecomunicazioni del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa hanno focalizzato le proprie attività proprio nella riduzione del consumo energetico nel settore dell'Ict e in particolare nell'area di ricerca relativa alle reti di telecomunicazioni fisse e mobili. All'inizio dell'avventura di greenreport.it scrivemmo molto sul tema cercando di porre la questione proprio in questi termini. La rete non è altro che un meraviglioso e gigantesco elettrodomestico. Che disintegrando ogni illusione dematerializzatrice consuma energia e pure materia. Quindi come tale va usato, ma senza illudere nessuno che da qui passi la quintessenza della sostenibilità ambientale.
Ricorda l'Università di Pisa stessa che «come termine di paragone basta pensare che i server di un data center - come può essere Google - producono inquinamento paragonabile a quello di un Suv e che l'impatto sulla produzione mondiale di CO2 da parte di servizi e apparati del settore dell'Information and Communication Technology nel 2007 è stato stimato al 2%, percentuale che corrisponde a un valore assoluto di produzione di CO2 pari a circa 0.8 miliardi di tonnellate».
Degli studi sull'inquinamento da mail ne sono pieni i giornali proprio in questi giorni.
Il lavoro dell'Università di Pisa, quindi, è piuttosto interessante e dimostra come la ricerca della sostenibilità sia motore stesso della ricerca se si sanno cogliere le opportunità. Lo studio consiste «in un'intensa attività sperimentale condotta nei laboratori di ricerca in Reti di telecomunicazioni del dipartimento rivolta allo studio del consumo energetico di apparati di rete (commerciali e prototipali) al variare delle condizioni del loro lavoro».
L'obiettivo è «l'ottimizzazione delle risorse e del consumo energetico a partire dalla conoscenza delle condizioni di carico di traffico. In questo scenario, il lavoro svolto dal gruppo di ricercatori pisani si caratterizza per differenti aspetti fondamentali, tra i quali quello di curare il tema dell'instradamento ottimo del traffico in rete considerando congiuntamente il problema della riduzione del consumo energetico».
L'Università sottolinea e dà notizia inoltre che nel corso dell'ultimo "International workshop on green communications" tenutosi a Kyoto lo scorso mese di giugno, ai ricercatori pisani è stato conferito dall'Ieee (Institute of electrical and electronics engineers) il Best paper award per l'articolo
"Energy aware routing based on energy characterization of devices: solutions and analysis" in cui gli autori Rosario G. Garroppo, Stefano Giordano, Gianfranco Nencioni (dottorando) e Michele Pagano hanno raccolto i risultati preliminari della loro attività.
Il lavoro si inserisce nelle attività del progetto EFFICIENT (Tecnologie efficienti per il consumo energetico per le reti del futuro - Energy eFFIcient teChnologIEs for the Networks of Tomorrow) di cui è coordinatore per l'Università di Pisa il prof. Michele Pagano, finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, tramite il Bando PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale).
Fin qui dunque un encomiabile lavoro sul risparmio energetico, aspettiamo a gloria uno sul risparmio di materia. Che non può essere solo l'usar meno materia nei processi produttivi, ma una gigantesca riconversione del settore che punti decisamente sul riciclo e sul progressivo abbandono della logica dell'obsolescenza programmata dei prodotti. Giova ricordare infine che sul riciclo la commissione Ue ha dato vita a un programma piuttosto interessante. La ricerca speriamo segua presto le indicazioni. Qualcosa si muove... ed è già qualcosa.
di Alessandro Farulli
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.