domenica, luglio 24, 2011
Rischiano di naufragare i negoziati sul piano di riduzione del deficit e del debito degli Stati Uniti, dopo il ritiro di Boehner dalla trattativa. Il presidente americano, Barack Obama, si dice però fiducioso che lo strappo potrà essere ricucito e ha convocato per il week-end alla Casa Bianca i leader del Congresso. Una soluzione dovrà essere trovata entro il 3 agosto, in cui si raggiungerà il limite del debito di 14,3 trilioni di dollari.

RadioVaticana - Il tentato accordo raggiunto da Barack Obama e dallo speaker alla Camera, Boehner, si è frantumato. Lo speaker repubblicano ha abbandonato, infatti, il tavolo delle trattative e il presidente ha avviato contatti con il segretario al Tesoro, per escludere la crisi innescata da un possibile default sull’economia e varare piani d’emergenza. “Il presidente non vuole fare quello che è necessario per i nostri problemi - attacca Boehner - ho offerto un piano con mille miliardi di dollari di tagli”. “È difficile capire il ritiro di Boehner - replica Obama - gli americani sono esasperati”. Il presidente ha convocato alla Casa Bianca i leader del Congresso per il fine-settimana: “Dobbiamo avere delle risposte prima dell’apertura di Wall Street lunedì - ha aggiunto Obama - i repubblicani devono assumersi le loro responsabilità”. Obama resta, però, fermo su un punto: non si può a suo parere sanare il deficit solo con tagli ai servizi, occorrono anche maggiori tasse soprattutto sui più ricchi e sulle aziende, ma la destra dice “no”.

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