Evacuare le zone esposte a inondazioni e smottamenti: è l’appello rivolto a più riprese agli haitiani, dapprima dal presidente Michel Martelly, seguito dall’ex primo ministro Jean-Max Bellerive e infine dal titolare uscente del dicastero dell’Interno, Paul Antoine Bien-Aimé.
Agenzia Misna - L'allerta è causato della tempesta tropicale ‘Emily’ che dovrebbe toccare in queste ore la parte occidentale dell’isola di Hispaniola dopo aver portato forti venti e precipitazioni sparse nella confinante Repubblica Dominicana. Appelli rivolti anche alle centinaia di migliaia di sfollati, vittime del devastante terremoto del 12 gennaio 2010 che provocò almeno 250.000 vittime, ancora costretti a vivere in alloggi di fortuna, mentre oltre 10.000 ‘caschi blu’ della missione di stabilizzazione dell’Onu ad Haiti (Minustah) sono in stato d’allerta, pronti a intervenire, riporta ‘Radio Kiskeya’.
Parlando per ultimo alla televisione nazionale, il ministro dell’Interno ha sottolineato anche l’importanza “della solidarietà” verso le persone più vulnerabili, anziani, bambini, donne incinte, disabili. La protezione civile è pronta ad assistere 300.000 persone in caso di catastrofe, ha annunciato a sua volta Martelly;l’Onu ha annunciato la creazione di siti per accogliere, se necessario, 50.000 persone.
Secondo le previsioni, suscettibili di cambiamenti, ‘Emily’ potrebbe portare fino a 500 millimetri di pioggia su Hispaniola con venti oltre i 90 km all’ora: la tempesta minaccia un’ampia zona del paese, dal sud al nord.
Agenzia Misna - L'allerta è causato della tempesta tropicale ‘Emily’ che dovrebbe toccare in queste ore la parte occidentale dell’isola di Hispaniola dopo aver portato forti venti e precipitazioni sparse nella confinante Repubblica Dominicana. Appelli rivolti anche alle centinaia di migliaia di sfollati, vittime del devastante terremoto del 12 gennaio 2010 che provocò almeno 250.000 vittime, ancora costretti a vivere in alloggi di fortuna, mentre oltre 10.000 ‘caschi blu’ della missione di stabilizzazione dell’Onu ad Haiti (Minustah) sono in stato d’allerta, pronti a intervenire, riporta ‘Radio Kiskeya’.
Parlando per ultimo alla televisione nazionale, il ministro dell’Interno ha sottolineato anche l’importanza “della solidarietà” verso le persone più vulnerabili, anziani, bambini, donne incinte, disabili. La protezione civile è pronta ad assistere 300.000 persone in caso di catastrofe, ha annunciato a sua volta Martelly;l’Onu ha annunciato la creazione di siti per accogliere, se necessario, 50.000 persone.
Secondo le previsioni, suscettibili di cambiamenti, ‘Emily’ potrebbe portare fino a 500 millimetri di pioggia su Hispaniola con venti oltre i 90 km all’ora: la tempesta minaccia un’ampia zona del paese, dal sud al nord.
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