Gli occhi del mondo guardano alla Libia in quella che potrebbe essere l'ultima notte del regime
I ribelli hanno stretto l'assedio su Tripoli, la roccaforte di Gheddafi. Dopo i duri scontri di oggi tra ribelli e lealisti, le tv di tutto il mondo stanno mandando in onda le immagini di migliaia di persone in festa nel centro della città, la famosa "Piazza Verde". Il figlio dell'ormai ex leader libico, Saif, è stato già arrestato e il primogenito Muhammad sembra essersi arreso, mentre il Colonnello è ancora rintanato nel suo bunker. E le ultimissime fonti del CNT (Consiglio Nazionale di Transizione) dicono che la Guardia Presidenziale si è arresa ed è stato arresto l'altro figlio Saadi. Ma il Rais non si arrende: "Libici, imbracciate il fucile, altrimenti sarete schiavi dell'Occidente!". "Ora Tripoli è come Baghdad".
La posizione del CNT è chiara: "Ci fermeremo solo che Gheddafi accetterà di andare in esilio". E il Ministro degli Esteri Frattini dichiara: "Gheddafi si arrenda o ci sarà un bagno di sangue".
Le amministrazioni di tutto il mondo intanto guardano con attenzione a quello che succede a Tripoli. Dopo 6 mesi di crisi, finalmente il popolo libico intravede uno spiraglio di libertà. Ora bisogna iniziare a pensare al dopo-Gheddafi: sarebbe colpevole ripetere gli errori fatti per esempio con Bagdad. ONU e Casa Bianca sono già al lavoro. La transizione sarà naturalmente difficile, come per ogni paese dilaniato dalla guerra e caratterizzato da 40 anni di regime dittatoriale. Bisogna subito programmare un piano di pianificazione nazionale ed evitare che ci siano stascichi di vendetta sulla parte di popolazione che ha difeso Gheddafi.
Sembra che finalmente la primavera araba possa dare i suoi primi, importanti frutti.
I ribelli hanno stretto l'assedio su Tripoli, la roccaforte di Gheddafi. Dopo i duri scontri di oggi tra ribelli e lealisti, le tv di tutto il mondo stanno mandando in onda le immagini di migliaia di persone in festa nel centro della città, la famosa "Piazza Verde". Il figlio dell'ormai ex leader libico, Saif, è stato già arrestato e il primogenito Muhammad sembra essersi arreso, mentre il Colonnello è ancora rintanato nel suo bunker. E le ultimissime fonti del CNT (Consiglio Nazionale di Transizione) dicono che la Guardia Presidenziale si è arresa ed è stato arresto l'altro figlio Saadi. Ma il Rais non si arrende: "Libici, imbracciate il fucile, altrimenti sarete schiavi dell'Occidente!". "Ora Tripoli è come Baghdad".
La posizione del CNT è chiara: "Ci fermeremo solo che Gheddafi accetterà di andare in esilio". E il Ministro degli Esteri Frattini dichiara: "Gheddafi si arrenda o ci sarà un bagno di sangue".
Le amministrazioni di tutto il mondo intanto guardano con attenzione a quello che succede a Tripoli. Dopo 6 mesi di crisi, finalmente il popolo libico intravede uno spiraglio di libertà. Ora bisogna iniziare a pensare al dopo-Gheddafi: sarebbe colpevole ripetere gli errori fatti per esempio con Bagdad. ONU e Casa Bianca sono già al lavoro. La transizione sarà naturalmente difficile, come per ogni paese dilaniato dalla guerra e caratterizzato da 40 anni di regime dittatoriale. Bisogna subito programmare un piano di pianificazione nazionale ed evitare che ci siano stascichi di vendetta sulla parte di popolazione che ha difeso Gheddafi.
Sembra che finalmente la primavera araba possa dare i suoi primi, importanti frutti.
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Sono presenti 2 commenti
Era ora che cadesse questo farabutto che il nostro capo del governo si è privilegiato di "BACIARGLI LA MANO".
Sanguinario assassino, grande amico di un paranoico dal "CULO FLACCIDO", spero che andando a fondo tu possa trascinare anche lui liberandoci da un malessere istituzionale.
Piazza Umberto Bossi.
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