mercoledì, agosto 03, 2011
A Roma grande attesa per la festa che rievoca il miracolo, ma anche a Santa Lucia del Mela fervono grandi preparativi

di Carlo Mafera

Giochi di luce e fantasmagorici effetti faranno da cornice alla festa che ricorda il miracolo della Madonna della neve, ogni 5 agosto, tra le 21 e mezzanotte da oramai 28 anni nello splendido scenario dell'Esquilino a Roma, proprio nella piazza antistante la basilica di Santa Maria Maggiore. Si tratta di una delle feste mariane più antiche e i romani desiderano dare lustro a questa devozione. Infatti questa nevicata agostana è diventata una tradizione della Roma contemporanea e dopo le 21, quando il miracolo si ripete, i romani rimasti in città e i turisti stanno con il naso all’insù ad aspettare la neve. L’artefice di questa scenografia è un architetto, Cesare Esposito, di 65 anni, anni, “romano de Roma” (nato al Monti, uno dei rioni storici) che organizza feste per la pace, con musiche, raggi luminosi e fuochi di artificio sul Tevere o a Castel Sant’Angelo (una volta anche in onore di papa Giovanni Paolo II sul Gianicolo). In questo caso ha ideato una meravigliosa scenografia con la quale viene celebrato l’evento miracoloso che meravigliò i romani nel 358 d.c., quando una grande nevicata sul colle annunciò l'apparizione della Madonna che chiese una casa, in quel preciso luogo, dove oggi si trova la monumentale Basilica di Santa Maria Maggiore.

L'evento è patrocinato da Comune di Roma, Provincia di Roma, Regione Lazio e ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’architetto ha spiegato che la scenografia di pace sarà accompagnata da apparizioni di astri, globi, figure, immagini surreali, musiche di Haendel, Bach, Vivaldi, Mozart e Beethoven, con il suo celebre Inno alla gioia. Altre affascinanti composizioni musicali si alterneranno con grandi effetti di luce e raggi laser, allietando meravigliosamente la serata.

Verso la mezzanotte, ha continuato Cesare Esposito, “una grande nevicata come segno di pace, amore e fratellanza verso il mondo intero e in particolare dedicata ai presenti, affezionati ormai da anni all'evento, riunificherà in un grande abbraccio l'architettura e la casa della Madonna come speranza per tutti”, soprattutto per i più poveri e per coloro che soffrono nel corpo e nello spirito.

Qualche cenno storico sull’evento miracoloso: nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio (352-366), un nobile e ricco patrizio romano di nome Giovanni, insieme alla sua altrettanto ricca e nobile moglie, non avendo figli decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata.
La Madonna gradì il loro desiderio e apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e il 5 agosto, tempo di gran caldo a Roma, indicando con un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa. Infatti la mattina dopo i coniugi romani si recarono da papa Liberio a raccontare il sogno fatto da entrambi: anche il papa aveva fatto lo stesso sogno e quindi si recò sul luogo indicato, il colle Esquilino, e lo trovò coperto di neve, in piena estate romana. Il pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa, seguendo la superficie del terreno innevato e fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi.

Questa la tradizione, anche se non comprovata da nessun documento; la chiesa fu detta ‘Liberiana’ dal nome del pontefice, ma dal popolo fu chiamata anche “ad Nives”, della Neve. Il culto ebbe grande diffusione e ancora oggi in Italia si contano ben 152 fra chiese, santuari, basiliche minori, cappelle, parrocchie e confraternite intitolate alla Madonna della Neve. Ogni regione ne possiede un buon numero, per lo più concentrate in zone dove la neve non manca: primeggia infatti il Piemonte con 31, la Lombardia con 19 ma anche la Campania con 17.

Per i lettori siciliani de LaPerfettaLetizia una piccola curiosità: in un paesino vicino a Milazzo, Santa Lucia del Mela, esiste uno splendido santuario con un panorama di incommensurabile bellezza che, in concomitanza con la festa che si celebra a Roma, ne svolge una nel suo territorio. E’ un gemellaggio di fatto che dimostra quanto sia grande la devozione verso questa particolare Madonna. A Santa Lucia del Mela la festa solenne del 5 agosto viene preceduta da un novenario, il prospetto del castello viene sfarzosamente illuminato, il pendio del colle viene disseminato di luci multicolori e nelle campagne circostanti la sera si accendono dei falò (tradizione che si ricollega anche alla devozione pagana della dea Lucina).

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa