La relazione del presidente Olivero, l’intervento del presidente della Caritas, mons. Merisi, la ricerca dell’Iref su limiti vecchi e nuovi del mercato del lavoro
Roma – Prende il via domani, giovedì 1 settembre, a Castel Gandolfo, con la relazione del presidente nazionale Andrea Olivero, il 44° Incontro nazionale di studi delle Acli, dedicato quest’anno al tema del “Lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione). Nel trentennale della “Laborem exercens”, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani riflettono sui «poderosi cambiamenti» che negli ultimi decenni «hanno reso irriconoscibile il panorama del lavoro e delle sue rappresentazioni sociali, della produzione e del consumo».
Nei 4 giorni del convegno si alterneranno rappresentanti del mondo accademico, ecclesiale, sociale, sindacale e politico. Tra questi il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti; il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni; il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, il cardinale segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone.
I lavori si svolgono a Castel Gandolfo, presso il Centro Mariapoli (Via San Giovanni Battista de la Salle). L’apertura domani, a partire dalle ore 15.00, con la relazione del presidente delle Acli e la sessione introduttiva sul tema “Il lavoro e il suo orizzonte di senso”. Intervengono: mons. Giuseppe Merisi, presidente della Caritas Italiana (“L’umanesimo integrale del lavoro nel magistero sociale della Chiesa”); Tania Groppi, docente di diritto pubblico all’Università di Siena (“Fondata sul lavoro. La scelta della Costituzione”); Roberto Mancini, docente di filosofia dell’Università di Macerata (“Il lavoro per l’uomo”); Ivo Lizzola, preside della facoltà di Scienze della Formazione all’università di Bergamo (“Il lavoro tra la fragilità dei legami e la cura della vita”).
Nella giornata di apertura verranno diffusi i risultati della ricerca dell’Iref su “lavoro scomposto”. L’istituto di ricerca delle Acli ha confrontato e rielaborato i dati provenienti da diverse fonti ufficiali (Istat, Inps, Eurostat, Oecd, EuroFound) per mostrare limiti vecchi e nuovi del mercato del lavoro italiano.
Roma – Prende il via domani, giovedì 1 settembre, a Castel Gandolfo, con la relazione del presidente nazionale Andrea Olivero, il 44° Incontro nazionale di studi delle Acli, dedicato quest’anno al tema del “Lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione). Nel trentennale della “Laborem exercens”, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani riflettono sui «poderosi cambiamenti» che negli ultimi decenni «hanno reso irriconoscibile il panorama del lavoro e delle sue rappresentazioni sociali, della produzione e del consumo».
Nei 4 giorni del convegno si alterneranno rappresentanti del mondo accademico, ecclesiale, sociale, sindacale e politico. Tra questi il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti; il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni; il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, il cardinale segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone.
I lavori si svolgono a Castel Gandolfo, presso il Centro Mariapoli (Via San Giovanni Battista de la Salle). L’apertura domani, a partire dalle ore 15.00, con la relazione del presidente delle Acli e la sessione introduttiva sul tema “Il lavoro e il suo orizzonte di senso”. Intervengono: mons. Giuseppe Merisi, presidente della Caritas Italiana (“L’umanesimo integrale del lavoro nel magistero sociale della Chiesa”); Tania Groppi, docente di diritto pubblico all’Università di Siena (“Fondata sul lavoro. La scelta della Costituzione”); Roberto Mancini, docente di filosofia dell’Università di Macerata (“Il lavoro per l’uomo”); Ivo Lizzola, preside della facoltà di Scienze della Formazione all’università di Bergamo (“Il lavoro tra la fragilità dei legami e la cura della vita”).
Nella giornata di apertura verranno diffusi i risultati della ricerca dell’Iref su “lavoro scomposto”. L’istituto di ricerca delle Acli ha confrontato e rielaborato i dati provenienti da diverse fonti ufficiali (Istat, Inps, Eurostat, Oecd, EuroFound) per mostrare limiti vecchi e nuovi del mercato del lavoro italiano.
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