lunedì, agosto 15, 2011
A sei mesi dall’inizio delle rivolte in Libia, si stringe il cerchio dei ribelli sulla capitale Tripoli. Dopo i successi militari degli ultimi giorni, gli insorti, sostenuti dai raid aerei della Nato, vedono a portata di mano la roccaforte di Gheddafi, che nella notte ha lanciato un audio messaggio ai suoi sostenitori.

Radio Vaticana - Incita alla battaglia e alla liberazione del Paese, Muammar Gheddafi, quando parla alla tv di Stato e chiede di riconquistare le città prese dagli insorti e dalla Nato. Ma le immagini trasmesse dalla televisione, che mostrano i sostenitori di Gheddafi sventolare le bandiere verdi della rivoluzione e innalzare al cielo i ritratti del rais, potrebbero presto diventare materiale d’archivio. La città di Tripoli, che nella notte ha subito un nuovo raid da parte della Nato, è infatti accerchiata. Ad ovest gli insorti hanno occupato questa mattina la maggior parte delle città di Zawiah e di Sorman e controllano ora la via di approvvigionamento che dalla Tunisia forniva cibo e carburante alla Capitale. A sud controllano invece Garyan, a meno di cento chilometri da Tripoli, mentre ad est i ribelli hanno posto fine ai bombardamenti su Misurata, occupando le batterie di artiglieria del regime a Tawarga. “Il prossimo obiettivo è Tripoli”, annunciano gli insorti, mentre il portavoce del rais assicura che in poco tempo l’esercito di Gheddafi riconquisterà le posizioni perdute.

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