Anche di domenica non manca il nostro appuntamento con Silvio Foini e il teatrino della politica italiana
Considerando la situazione attuale, che rasenta il terrore economico-finanziario in Europa, e la manovra da realizzare in spazi di tempo sempre più ristretti, il governo sta arrampicandosi sui classici vetri. Nessuno avanza se non le solite proposte, quali riproporre l’odioso tiket sanitario, l’aumento delle accise sul tabacco e altre che salteranno fuori col contagocce ma che saranno comunque obsolete. Ma signori cari, va bene che quando la natura ha distribuito i cervelli non tutti erano presenti, ma in questo potrebbe bastare il solito buon senso. Ci sono vari modi per racimolar denaro e non sempre dai soliti poveretti. Mettiamo, per esempio, le discoteche. Queste sono spalancate sino al mattino e vi si vende di tutto, oltre che la solita musica sballata. Si piangono poi giovani vite spezzate a decine il sabato sera. Schianti terrificanti di auto i cui piloti, spesso “fatti”, si credono gente da formula uno gettando nel dolore famiglie intere.
Cose ben più pericolose del fumo delle sigarette. Perché qualche cervellone non pensa di applicare un bel tiket del 10 per cento sulle consumazioni servite ogni ora di apertura oltre la mezzanotte invece che sulle esigenze sanitarie? Risultati sicuramente più generosi e in più e forse, qualche incidente in meno.
Altro argomento intelligente per favorire il commercio ed i piccoli esercenti, che strangolati di tasse sono sempre meno: i centri commerciali praticano orari continuati e i “negozietti” invece hanno gli orari fissi di apertura e spesso chiusura domenicale… sbagliato in pieno! Mettiamo che una massaia che dimori in un piccolo paese desideri il pane fresco anche la domenica: impossibile. Dovrebbe innanzitutto avere l’auto per fare chilometri sino al centro commerciale più vicino… e poi non è detto che abbia l’articolo agognato: spese di benzina, tempo e stizza. Se invece il fornaio del paese, che è uno che ha voglia di lavorare, fosse aperto, la massaia allieterebbe la tavola festiva con profumate fresche pagnotte. Così dicasi per tutte le altre categorie esercenti. Non sarebbe un obbligo per nessuno, beninteso! Se il fornaio o il parrucchiere volessero andare a vedere la partita di calcio nessuno storcerebbe il naso.
Ho portato solamente due piccoli esempi. Sapete quante risorse si potrebbero porre in atto solo fermandosi a riflettere? Sapete quanta gente sarebbe più contenta anche pagando qualcosa?
Olio alle rotelle, gente del Palazzo. Non vi abbiamo fatto sedere sulle mitiche poltrone perché siete belli. Vogliamo dire ai tartassati quanti bei soldini vi portate a casa alla faccia della crisi? Eccovi serviti (fonte padania.org):
STIPENDIO BASE 19.325 euro al mese
PORTABORSE 7.804 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO 5.621 al mese
RIMBORSO SPESE (che non si possono dire quali, ma s’immaginano…) 1.001 al mese
RIMBORSO SPESE VIAGGIO 2.052 al mese
TELEFONO CELLULARE gratis
TRIBUNA D'ONORE NEGLI STADI gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
VIAGGI TRENO CARROZZA LETTO gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
CORSO LINGUA STRANIERA gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
VAGONE RAPPRESENTANZA DELLE FS gratis
AEREO DI STATO gratis
USO DI PREFETTURE ED AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
RIMBORSO SPESE MEDICHE gratis (a noi invece il tiket, vero?)
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE IN CASO DI MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
GIORNALI gratis
RISTORANTE gratis
Considerando la situazione attuale, che rasenta il terrore economico-finanziario in Europa, e la manovra da realizzare in spazi di tempo sempre più ristretti, il governo sta arrampicandosi sui classici vetri. Nessuno avanza se non le solite proposte, quali riproporre l’odioso tiket sanitario, l’aumento delle accise sul tabacco e altre che salteranno fuori col contagocce ma che saranno comunque obsolete. Ma signori cari, va bene che quando la natura ha distribuito i cervelli non tutti erano presenti, ma in questo potrebbe bastare il solito buon senso. Ci sono vari modi per racimolar denaro e non sempre dai soliti poveretti. Mettiamo, per esempio, le discoteche. Queste sono spalancate sino al mattino e vi si vende di tutto, oltre che la solita musica sballata. Si piangono poi giovani vite spezzate a decine il sabato sera. Schianti terrificanti di auto i cui piloti, spesso “fatti”, si credono gente da formula uno gettando nel dolore famiglie intere.
Cose ben più pericolose del fumo delle sigarette. Perché qualche cervellone non pensa di applicare un bel tiket del 10 per cento sulle consumazioni servite ogni ora di apertura oltre la mezzanotte invece che sulle esigenze sanitarie? Risultati sicuramente più generosi e in più e forse, qualche incidente in meno.
Altro argomento intelligente per favorire il commercio ed i piccoli esercenti, che strangolati di tasse sono sempre meno: i centri commerciali praticano orari continuati e i “negozietti” invece hanno gli orari fissi di apertura e spesso chiusura domenicale… sbagliato in pieno! Mettiamo che una massaia che dimori in un piccolo paese desideri il pane fresco anche la domenica: impossibile. Dovrebbe innanzitutto avere l’auto per fare chilometri sino al centro commerciale più vicino… e poi non è detto che abbia l’articolo agognato: spese di benzina, tempo e stizza. Se invece il fornaio del paese, che è uno che ha voglia di lavorare, fosse aperto, la massaia allieterebbe la tavola festiva con profumate fresche pagnotte. Così dicasi per tutte le altre categorie esercenti. Non sarebbe un obbligo per nessuno, beninteso! Se il fornaio o il parrucchiere volessero andare a vedere la partita di calcio nessuno storcerebbe il naso.
Ho portato solamente due piccoli esempi. Sapete quante risorse si potrebbero porre in atto solo fermandosi a riflettere? Sapete quanta gente sarebbe più contenta anche pagando qualcosa?
Olio alle rotelle, gente del Palazzo. Non vi abbiamo fatto sedere sulle mitiche poltrone perché siete belli. Vogliamo dire ai tartassati quanti bei soldini vi portate a casa alla faccia della crisi? Eccovi serviti (fonte padania.org):
STIPENDIO BASE 19.325 euro al mese
PORTABORSE 7.804 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO 5.621 al mese
RIMBORSO SPESE (che non si possono dire quali, ma s’immaginano…) 1.001 al mese
RIMBORSO SPESE VIAGGIO 2.052 al mese
TELEFONO CELLULARE gratis
TRIBUNA D'ONORE NEGLI STADI gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
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FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
VIAGGI TRENO CARROZZA LETTO gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
CORSO LINGUA STRANIERA gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
VAGONE RAPPRESENTANZA DELLE FS gratis
AEREO DI STATO gratis
USO DI PREFETTURE ED AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
RIMBORSO SPESE MEDICHE gratis (a noi invece il tiket, vero?)
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE IN CASO DI MORTE gratis
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