Il Papa ai giovani: annunciate a tutto il mondo l'Amore di Cristo. Appuntamento a Rio de Janeiro nel 2013
Annunciare in tutto il mondo l’Amore di Cristo. Questo è “il compito” che Benedetto XVI lascia ai giovani al termine della XXVI Giornata mondiale della gioventù di Madrid 2011.
Radio Vaticana - Si stima che i partecipanti all’Eucaristia, tra i presenti a Cuatro Vientos e quelli che non hanno potuto raggiungere l'area perché già satura e sono stati dirottati in altri luoghi dotati di maxi schermi, siano stati circa due milioni. Anche oggi i giovani esultanti hanno accolto e acclamato il Papa con immensa allegria. Ormai si definiscono “la Gioventù del Papa”. Presenti alla Messa anche i Reali di Spagna, Juan Carlos e Sofia. Il servizio della nostra inviata Debora Donnini: ascolta.
Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo. Questo è il mandato con cui Benedetto XVI conclude la Giornata mondiale della gioventù nella Messa a Cuatros Vientos. Continua a manifestarsi il grande affetto verso il Papa dei giovani che hanno trascorso qui la notte dopo le ‘avventure di ieri’. La Veglia, infatti, è stata interrota da forte vento e pioggia che però, appunto, non hanno fermato la loro travolgente allegria. E fin dall’inizio dell’Eucaristia Benedetto XVI gli rivolge un saluto a braccio:
“Queridos jóvenes, he pensado mucho en vosotros en estas horas… Cari giovani, ho pensato molto a voi in queste ore in cui non ci siamo visti. Spero che abbiate potuto dormire un po' nonostante il tempo inclemente... Dio trae il bene da tutto. Con questa fiducia, sapendo che il Signore non ci abbandona, iniziamo la nostra Celebrazione eucaristica pieni di entusiasmo e saldi nella fede”.
La fede “ha origine nell’iniziativa di Dio”, ma suppone poi l’adesione di tutto l’uomo, una relazione personale con Gesù Cristo, ricorda il Papa nell’omelia, dopo il Vangelo sulla confessione di fede di Pietro. Anche ai voi, dice il Papa, Cristo oggi rivolge la domanda: chi dite che io sia?
“Respondedle con generosidad y valentía, como que ha dado tu vida … Rispondetegli con generosità e audacia, come corrisponde a un cuore giovane qual è il vostro. Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me…Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani”.
Ma per seguire Gesù bisogna camminare con Lui nella Chiesa. “Non si può, dice, seguire Gesù da soli”. Chi cede alla tentazione di vivere la fede secondo una mentalità individualista, che predomina nella società, “corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui”:
“Os pido, queridos amigos, que ameis a la Iglesia, que os ha engendrado… “Vi chiedo, cari amici, di amare la Chiesa, che vi ha generati alla fede…. Per la crescita della vostra amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere l’importanza del vostro gioioso inserimento nelle parrocchie, comunità e movimenti, così come la partecipazione all’Eucarestia di ogni domenica”, ma anche la confessione, la preghiera, la meditazione della Parola di Dio.
E il suo pensiero all’Angelus va anche agli amici dei giovani presenti a Madrid, che vorranno sapere “cosa è cambiato in voi” dopo essere stati alla Gmg:
“¡Cuanto he pensado en estos días en aquellos jóvenes que aguardan… Quanto ho pensato in questi giorni a quei giovani che attendono il vostro ritorno! Trasmettete loro il mio affetto, in particolare ai più sfortunati, e anche alle vostre famiglie e alle comunità di vita cristiana alle quali appartenete”.
Il Papa si dice colpito anche dal numero così significativo di vescovi presenti, circa 800, e di migliaia di sacerdoti.
Infine l’annuncio del luogo dove si terrà la prossima Gmg:
“Me complace anunciar ahora que la sede de la proxima Jornada Mundial… Sono lieto di annunciare ora che la sede della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2013, sarà Rio de Janeiro”.
(applausi)
I giovani spagnoli consegnano dunque la croce della Gmg ai loro coetanei brasiliani. Per motivi di sicurezza, oggi molti ragazzi non hanno potuto ricevere la Comunione. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi fa sapere in una nota che la decisione è stata presa dai vertici della Polizia spagnola a seguito dei danni causati dalla tormenta di ieri sera. A farne le spese, infatti, anche alcuni tendoni che conservavano le ostie consacrate e che sono stati chiusi per evitare eventuali crolli. Al cuore di questa Giornata mondiale della gioventù, la nuova evangelizzazione. Il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici che organizza le Gmg, ringrazia il Papa a nome dei giovani, con forza, molte volte, per le sue parole di speranza. Così come il suo “grazie” va al beato Giovanni Paolo II per il dono delle Gmg che hanno raggiunto 25 anni di storia. “Quante vite cambiate! Quante scelte vocazionali compiute! Quanti frutti di santità!”. Il cardinale ricorda che questa è la gioventù del Papa e che “tutti i giovani presenti sono pronti a partire da Madrid per il mondo intero”, “come apostoli della nuova evangelizzazione” per annunciare che solo in Cristo, morto e risorto, c’è salvezza.
“Santo padre bendiga a este pueblo…
Benedica, Santo Padre, questo popolo di giovani missionari ‘radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede’ pronti ad andare e testimoniare la loro fede fino ai confini della terra! Grazie, Santo Padre!”. (applausi) Il Papa ha quindi consegnato a 5 giovani una piccola croce missionaria. Un gesto che suggella le sue parole dell’omelia e dell’Angelus: “Llevada el conocimiento y el amor de Cristo por todo el mundo. … Portate la conoscenza e l’amore di Cristo a tutto il mondo. Egli vuole che siate suoi apostoli nel ventunesimo secolo e messaggeri della sua gioia. Non deludetelo! Grazie”
(applausi)
E, dunque, da Madrid, cuore pulsante di una fede giovane, circa 2 milioni di persone sono state inviate in tutto il mondo per annunciare il Vangelo negli angoli più remoti della Terra.
Radio Vaticana - Si stima che i partecipanti all’Eucaristia, tra i presenti a Cuatro Vientos e quelli che non hanno potuto raggiungere l'area perché già satura e sono stati dirottati in altri luoghi dotati di maxi schermi, siano stati circa due milioni. Anche oggi i giovani esultanti hanno accolto e acclamato il Papa con immensa allegria. Ormai si definiscono “la Gioventù del Papa”. Presenti alla Messa anche i Reali di Spagna, Juan Carlos e Sofia. Il servizio della nostra inviata Debora Donnini: ascolta.
Andate in tutto il mondo e annunciate il Vangelo. Questo è il mandato con cui Benedetto XVI conclude la Giornata mondiale della gioventù nella Messa a Cuatros Vientos. Continua a manifestarsi il grande affetto verso il Papa dei giovani che hanno trascorso qui la notte dopo le ‘avventure di ieri’. La Veglia, infatti, è stata interrota da forte vento e pioggia che però, appunto, non hanno fermato la loro travolgente allegria. E fin dall’inizio dell’Eucaristia Benedetto XVI gli rivolge un saluto a braccio:
“Queridos jóvenes, he pensado mucho en vosotros en estas horas… Cari giovani, ho pensato molto a voi in queste ore in cui non ci siamo visti. Spero che abbiate potuto dormire un po' nonostante il tempo inclemente... Dio trae il bene da tutto. Con questa fiducia, sapendo che il Signore non ci abbandona, iniziamo la nostra Celebrazione eucaristica pieni di entusiasmo e saldi nella fede”.
La fede “ha origine nell’iniziativa di Dio”, ma suppone poi l’adesione di tutto l’uomo, una relazione personale con Gesù Cristo, ricorda il Papa nell’omelia, dopo il Vangelo sulla confessione di fede di Pietro. Anche ai voi, dice il Papa, Cristo oggi rivolge la domanda: chi dite che io sia?
“Respondedle con generosidad y valentía, como que ha dado tu vida … Rispondetegli con generosità e audacia, come corrisponde a un cuore giovane qual è il vostro. Ditegli: Gesù, io so che Tu sei il Figlio di Dio, che hai dato la tua vita per me…Tu mi conosci e mi ami. Io mi fido di te e metto la mia intera vita nelle tue mani”.
Ma per seguire Gesù bisogna camminare con Lui nella Chiesa. “Non si può, dice, seguire Gesù da soli”. Chi cede alla tentazione di vivere la fede secondo una mentalità individualista, che predomina nella società, “corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui”:
“Os pido, queridos amigos, que ameis a la Iglesia, que os ha engendrado… “Vi chiedo, cari amici, di amare la Chiesa, che vi ha generati alla fede…. Per la crescita della vostra amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere l’importanza del vostro gioioso inserimento nelle parrocchie, comunità e movimenti, così come la partecipazione all’Eucarestia di ogni domenica”, ma anche la confessione, la preghiera, la meditazione della Parola di Dio.
E il suo pensiero all’Angelus va anche agli amici dei giovani presenti a Madrid, che vorranno sapere “cosa è cambiato in voi” dopo essere stati alla Gmg:
“¡Cuanto he pensado en estos días en aquellos jóvenes que aguardan… Quanto ho pensato in questi giorni a quei giovani che attendono il vostro ritorno! Trasmettete loro il mio affetto, in particolare ai più sfortunati, e anche alle vostre famiglie e alle comunità di vita cristiana alle quali appartenete”.
Il Papa si dice colpito anche dal numero così significativo di vescovi presenti, circa 800, e di migliaia di sacerdoti.
Infine l’annuncio del luogo dove si terrà la prossima Gmg:
“Me complace anunciar ahora que la sede de la proxima Jornada Mundial… Sono lieto di annunciare ora che la sede della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2013, sarà Rio de Janeiro”.
(applausi)
I giovani spagnoli consegnano dunque la croce della Gmg ai loro coetanei brasiliani. Per motivi di sicurezza, oggi molti ragazzi non hanno potuto ricevere la Comunione. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi fa sapere in una nota che la decisione è stata presa dai vertici della Polizia spagnola a seguito dei danni causati dalla tormenta di ieri sera. A farne le spese, infatti, anche alcuni tendoni che conservavano le ostie consacrate e che sono stati chiusi per evitare eventuali crolli. Al cuore di questa Giornata mondiale della gioventù, la nuova evangelizzazione. Il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici che organizza le Gmg, ringrazia il Papa a nome dei giovani, con forza, molte volte, per le sue parole di speranza. Così come il suo “grazie” va al beato Giovanni Paolo II per il dono delle Gmg che hanno raggiunto 25 anni di storia. “Quante vite cambiate! Quante scelte vocazionali compiute! Quanti frutti di santità!”. Il cardinale ricorda che questa è la gioventù del Papa e che “tutti i giovani presenti sono pronti a partire da Madrid per il mondo intero”, “come apostoli della nuova evangelizzazione” per annunciare che solo in Cristo, morto e risorto, c’è salvezza.
“Santo padre bendiga a este pueblo…
Benedica, Santo Padre, questo popolo di giovani missionari ‘radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede’ pronti ad andare e testimoniare la loro fede fino ai confini della terra! Grazie, Santo Padre!”. (applausi) Il Papa ha quindi consegnato a 5 giovani una piccola croce missionaria. Un gesto che suggella le sue parole dell’omelia e dell’Angelus: “Llevada el conocimiento y el amor de Cristo por todo el mundo. … Portate la conoscenza e l’amore di Cristo a tutto il mondo. Egli vuole che siate suoi apostoli nel ventunesimo secolo e messaggeri della sua gioia. Non deludetelo! Grazie”
(applausi)
E, dunque, da Madrid, cuore pulsante di una fede giovane, circa 2 milioni di persone sono state inviate in tutto il mondo per annunciare il Vangelo negli angoli più remoti della Terra.
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