E' di 51 morti il bilancio delle vittime dell'incendio seguito ad un attacco armato a colpi di granata all'interno del casinò Royale a Monterrey, nel nord del Messico. Lo ha indicato il procuratore dello stato di Nuevo Leon, Adrian de la Garza, secondo il quale il numero delle vittime potrebbe aumentare. Secondo la stampa locale, i casinò di Monterrey sarebbero oggetto di attacchi perchè i proprietari si rifiutano di versare il pizzo a organizzazioni criminali legate al traffico di droga.
Il governatore dello stato di Nuevo Leon, Rodrigo Medina, ha detto che l'attacco è stato sferrato da sei uomini e che l'incendio del locale, con una superficie di 1.720 mq., è stato provocato da liquido infiammabile. Il presidente messicano Felipe Calderon ha condannato l'attacco tramite Twitter: ''è con profonda costernazione che esprimo la mia solidarietà allo stato di Nuevo Leon e alle vittime di questo atto di terrore e di barbarie'' .
Il direttore della Protezione civile ha spiegato che un numero così alto di vittime è dovuto al fatto che, sentendo le esplosioni, molte persone si sono rifugiate nelle toilettes e negli uffici invece di utilizzare le uscite di emergenza, non immaginando che l'incendio si sarebbe propagato così velocemente. I vigili del fuoco hanno impiegato quasi quattro ore per spegnere l'incendio oltre a dover aprire alcune brecce nei muri per poter accedere ai vari piani del casinò.
Secondo il governo messicano, l'attacco è stato provocato da un commando probabilmente legato ai cartelli della droga ed è stato definito "un atto di terrore". "Al momento abbiamo contato 53 morti", ha detto il governatore dello stato di Nuevo Leon, Rodrigo Medina, alla tv Televisa. In un' intervista al quotidiano Milenio, il governatore ha precisato che l'attacco al Casinò Royale è stato condotto da un gruppo di uomini giunti sul posto a bordo di due auto. "Ho visto un gruppo di persone entrare e uno di loro, con la testa rasata, ci ha detto cose orribili prima di gridare: "tutti a terra", ha raccontato ai giornalisti un testimone che ha voluto mantenere l'anonimato. L'uomo è sopravvissuto all'incendio perché è riuscito a fuggire insieme ad altri passando dai tetti per evitare le fiamme.
Il governatore dello stato di Nuevo Leon, Rodrigo Medina, ha detto che l'attacco è stato sferrato da sei uomini e che l'incendio del locale, con una superficie di 1.720 mq., è stato provocato da liquido infiammabile. Il presidente messicano Felipe Calderon ha condannato l'attacco tramite Twitter: ''è con profonda costernazione che esprimo la mia solidarietà allo stato di Nuevo Leon e alle vittime di questo atto di terrore e di barbarie'' .
Il direttore della Protezione civile ha spiegato che un numero così alto di vittime è dovuto al fatto che, sentendo le esplosioni, molte persone si sono rifugiate nelle toilettes e negli uffici invece di utilizzare le uscite di emergenza, non immaginando che l'incendio si sarebbe propagato così velocemente. I vigili del fuoco hanno impiegato quasi quattro ore per spegnere l'incendio oltre a dover aprire alcune brecce nei muri per poter accedere ai vari piani del casinò.
Secondo il governo messicano, l'attacco è stato provocato da un commando probabilmente legato ai cartelli della droga ed è stato definito "un atto di terrore". "Al momento abbiamo contato 53 morti", ha detto il governatore dello stato di Nuevo Leon, Rodrigo Medina, alla tv Televisa. In un' intervista al quotidiano Milenio, il governatore ha precisato che l'attacco al Casinò Royale è stato condotto da un gruppo di uomini giunti sul posto a bordo di due auto. "Ho visto un gruppo di persone entrare e uno di loro, con la testa rasata, ci ha detto cose orribili prima di gridare: "tutti a terra", ha raccontato ai giornalisti un testimone che ha voluto mantenere l'anonimato. L'uomo è sopravvissuto all'incendio perché è riuscito a fuggire insieme ad altri passando dai tetti per evitare le fiamme.
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