E’ giunta in Messico, la reliquia di Papa Wojtyla per compiere un pellegrinaggio di quattro mesi nelle varie diocesi. Si tratta – riferisce l’agenzia Sir – di un’ampolla di sangue, richiesta alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Radio Vaticana - La reliquia, dopo l’arrivo a Città del Messico, trasportata nella Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, inizierà il suo pellegrinaggio il 25 agosto. Ad accompagnare l’ampolla ci sarà una statua di cera del Beato Giovanni Paolo II. “Durante il suo lungo e fruttuoso Pontificato – si legge in una nota della Conferenza episcopale messicana – il Beato Wojtyla è stato un promotore instancabile della pace in tutto il mondo”. “Il ricordo e l’amore che Giovanni Paolo II professò per la nostra patria – sottolineano i presuli – devono indurci a rafforzare la fede del popolo messicano, in un momento in cui la nostra nazione vive una profonda trasformazione sociale”. “Oggi più che mai – aggiungono – è necessario consolidare i processi di pace e di convivenza, per costruire un Paese più giusto e solidale”. Di qui, l’invito dei vescovi messicani a cogliere l’occasione offerta da tale evento “per promuovere l’eredità che ha lasciato il Beato Wojtyla”.
Radio Vaticana - La reliquia, dopo l’arrivo a Città del Messico, trasportata nella Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, inizierà il suo pellegrinaggio il 25 agosto. Ad accompagnare l’ampolla ci sarà una statua di cera del Beato Giovanni Paolo II. “Durante il suo lungo e fruttuoso Pontificato – si legge in una nota della Conferenza episcopale messicana – il Beato Wojtyla è stato un promotore instancabile della pace in tutto il mondo”. “Il ricordo e l’amore che Giovanni Paolo II professò per la nostra patria – sottolineano i presuli – devono indurci a rafforzare la fede del popolo messicano, in un momento in cui la nostra nazione vive una profonda trasformazione sociale”. “Oggi più che mai – aggiungono – è necessario consolidare i processi di pace e di convivenza, per costruire un Paese più giusto e solidale”. Di qui, l’invito dei vescovi messicani a cogliere l’occasione offerta da tale evento “per promuovere l’eredità che ha lasciato il Beato Wojtyla”.
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