Moltitudine di giovani in piazza de Cibeles per la Messa d'inizio della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù
Con l’Eucaristia che il cardinale arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varela ha celebrato a piazza de Cibeles, gremita da almeno 300mila persone, secondo la stampa spagnola, è iniziata ufficialmente la XXVI Giornata mondiale della Gioventù. A concelebrare circa 800 vescovi, arcivescovi e cardinali venuti da tutto il mondo e circa 8mila sacerdoti.
Radio Vaticana - Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte a Madrid dal nostro inviato Davide Dionisi:
R. - Io vengo dall’Austria. Sono qui con un gruppo di giovani che mette in scena spettacoli sulla Bibbia. Adesso siamo qui e vogliamo incontrare tutti gli altri amici, il Papa e anche Gesù. Qui ci sono tantissimi giovani ed è molto facile conoscere qualcuno. Per i giovani questo è molto importante perché in Austria, qualche volta, i credenti si sentono un po' soli: qui possono vedere che sono tantissimi quelli che credono in Dio e sono giovani come loro. Aspettiamo ora di vedere cosa Dio vuole dirci, cosa vuole dire al nostro cuore. Siamo molto contenti e ringraziamo Dio.
R. - Sono un cantante d’opera; sono spagnolo; sono nato a Madrid, ma vivo negli Stati Uniti. Tutto questo lo abbiamo preparato in una settimana. Io canto una canzone nel finale della Via Crucis. E’ una cosa che è stata realizzata ovviamente con dei professionisti e con tanta gente che lavora in questo progetto, con un coro, composto da 200 persone, e con un’orchestra, composta da oltre 100 elementi. E’ un’esperienza meravigliosa quella di riuscire a portare al mondo il canto e la musica: la musica è il linguaggio universale.
R. - Sono don Luigi Vizzini, siamo un gruppo della diocesi di Noto e siamo qui insieme ai responsabili della pastorale familiare: un gruppo di 60 ragazzi che si prepara già da tre anni - dall’Agorà di Loreto - per partecipare a questo grande evento della Gmg. I ragazzi sono molto entusiasti, nonostante le tantissime difficoltà che non sono mancate sin dalle prime battute. Tutto questo, però, non li scoraggia perché desiderano incontrare il Papa e soprattutto incontrare - attraverso il Papa e la Chiesa - Gesù Cristo.
D. - In che modo vivrete i prossimi giorni?
R. - Naturalmente i prossimi giorni, a parte il Vademecum della Cei che stiamo seguendo e quindi i momenti di preghiera, ma anche le catechesi dei vescovi italiani, saranno caratterizzati dal momento dell’incontro col Papa, dalla Via Crucis e poi dalla grande veglia a “Cuatro Vientos”.
Radio Vaticana - Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte a Madrid dal nostro inviato Davide Dionisi:
R. - Io vengo dall’Austria. Sono qui con un gruppo di giovani che mette in scena spettacoli sulla Bibbia. Adesso siamo qui e vogliamo incontrare tutti gli altri amici, il Papa e anche Gesù. Qui ci sono tantissimi giovani ed è molto facile conoscere qualcuno. Per i giovani questo è molto importante perché in Austria, qualche volta, i credenti si sentono un po' soli: qui possono vedere che sono tantissimi quelli che credono in Dio e sono giovani come loro. Aspettiamo ora di vedere cosa Dio vuole dirci, cosa vuole dire al nostro cuore. Siamo molto contenti e ringraziamo Dio.
R. - Sono un cantante d’opera; sono spagnolo; sono nato a Madrid, ma vivo negli Stati Uniti. Tutto questo lo abbiamo preparato in una settimana. Io canto una canzone nel finale della Via Crucis. E’ una cosa che è stata realizzata ovviamente con dei professionisti e con tanta gente che lavora in questo progetto, con un coro, composto da 200 persone, e con un’orchestra, composta da oltre 100 elementi. E’ un’esperienza meravigliosa quella di riuscire a portare al mondo il canto e la musica: la musica è il linguaggio universale.
R. - Sono don Luigi Vizzini, siamo un gruppo della diocesi di Noto e siamo qui insieme ai responsabili della pastorale familiare: un gruppo di 60 ragazzi che si prepara già da tre anni - dall’Agorà di Loreto - per partecipare a questo grande evento della Gmg. I ragazzi sono molto entusiasti, nonostante le tantissime difficoltà che non sono mancate sin dalle prime battute. Tutto questo, però, non li scoraggia perché desiderano incontrare il Papa e soprattutto incontrare - attraverso il Papa e la Chiesa - Gesù Cristo.
D. - In che modo vivrete i prossimi giorni?
R. - Naturalmente i prossimi giorni, a parte il Vademecum della Cei che stiamo seguendo e quindi i momenti di preghiera, ma anche le catechesi dei vescovi italiani, saranno caratterizzati dal momento dell’incontro col Papa, dalla Via Crucis e poi dalla grande veglia a “Cuatro Vientos”.
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