mercoledì, agosto 31, 2011
Sarebbero la crisi economica e l’instabilità di alcuni Paesi confinanti con Israele e con i Territori Palestinesi, le ragioni del calo registrato da metà maggio ad agosto, dei pellegrini in Terra Santa, secondo quanto riferito all’agenzia Sir dalla Custodia, che lancia un appello: “Venite in Terra Santa, non c’è nessun pericolo, Gerusalemme aspetta sempre i suoi figli”.

Radio Vaticana - Il calo dei visitatori, che arriva dopo un periodo di particolare afflusso, nel 2010, in cui si sono registrate 2milioni e 850mila presenze, in linea con il turismo mondiale, è stato confermato anche da Renato Zanon, operatore della Brevivet, tra i principali organizzatori di pellegrinaggi nell’area, che tuttavia è ottimista: “Ci sono evidenti segnali di ripresa, moltissime richieste dalla fine di agosto fino a novembre”, ha detto. Gli fa eco anche il ministero per il Turismo palestinese: “Abbiamo partecipato a molte fiere – afferma Jiries J. Qumsiyeh – l’obiettivo è far conoscere la nostra ricchezza storica, artistica e religiosa, per questo invitiamo tutti a venire in Terra Santa, dove non c’è nessun pericolo”. Secondo fratel Pasquale Rota, cappuccino da 25 anni in Terra Santa, infine, a influire sul calo dei visitatori ci sarebbero anche le scelte politiche degli ultimi 20 anni. (R.B.)



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