Due giudici, un sociologo e un giornalista per il giornale fondato e diretto da Pippo Fava
LiberaInformazione - «Trent’ anni fa venivo licenziato dal giornale per cui lavoravo e salutavo Pippo Fava ad un bar. Oggi sono qui con voi giovani. Abbiamo vinto noi, quei mafiosi sono morti e sepolti. Ma c’è ancora molto da fare». Così il giornalista catanese, Riccardo Orioles, anticipava nel luglio scorso, la notizia che è stata diffusa ieri a Modica, durante la terza edizione del "Festival del giornalismo": ritorna la storica rivista "I Siciliani".
In queste ore, Orioles, ha sintetizzato in poche parole lo spirito di questo giornale: «I Siciliani hanno un solo direttore, Pippo Fava».
La notizia era nell'aria da qualche mese. Nella mente e nel cuore di Orioles, promotore di questa iniziativa editoriale, da decenni. Adesso, con il sostegno del sociologo Nando Dalla Chiesa, il procuratore di Torino, Giancarlo Caselli e il magistrato catanese, Giambattista Scidà, questo progetto di vita è diventato realtà. D'altronde "I Siciliani" diretti da Pippo Fava, ucciso dalla mafia a Catania nel 1984, non hanno chiuso (davvero) i battenti. Da quell'esperienza è nato un laboratorio permanente di giornalismo, una scuola, coordinata da Riccardo Orioles e animata da tantissimi giovani, tante donne (Graziella Proto, su tutte) in questi anni ha continuato a editare, sotto diverse forme da "Casablanca" a "Ucuntu", ai tanti giornali di quartiere, quell'esperienza. Soprattutto sul web, prima di altri e più di altri. Raccontando Catania e le battaglie per i diritti nel resto del mondo. Adesso il ritorno de "I Siciliani" è una vittoria per tutti. Ma anche una sfida complessa.
La notizia di questo ritorno editoriale è stata data a Modica dove è in corso la terza edizione del "Festival del Giornalismo" organizzata dalla redazione de "Il Clandestino", giornale di giovani siciliani che tanto ha in comune con quell'esperienza catanese degli anni '80. "Tanti i momenti di informazione e dibattito inseriti all'interno del programma - fanno sapere i ragazzi de "Il Clandestino" che organizzzano il Festival - in un attento connubio con importanti opportunità formative. Sono infatti ben sette i workshop che, nell'arco di quattro intense giornate, approfondiranno importanti tematiche legate al giornalismo (e non solo)".
Il Festival del Giornalismo ha ospitato giornalisti locali e nazionali: da Alfredo Faieta, esperto di Borsa e collaboratore de "Il Fatto Quotidiano", con il suo workshop dedicato all'inchiesta economico finanziaria a Nicola Baldieri con un workshop su "Fotogiornalismo: il dovere di testimoniare, le nuove tecnologie, l'etica". Baldieri, fotografo freelance e collaboratore di importanti agenzie fotografiche, ha costruito un sapiente mix tra teoria e shooting in giro per Modica. Poi ancora, Giacomo Di Girolamo, giornalista e collaboratore de "Il Sole 24 ore" ed "S", per presentare le mille sfaccettature del giornalismo in provincia (tra radio, internet ed altro) e il collaboratore di La 7 Antonino Monteleone (clicca qui per scoprire tutti gli animatori del Festival). E ancora, tanti appuntamenti con l'arte e l'editoria dall' "Arsenale – Federazione Siciliana delle Arti e della Musica" sino a Nèon Teatro, "Piccola Editoria e Sicilia" a cura di Salvo La Porta - Villaggio Maori Edizioni, "Cantare le storie" a cura di Cesare Basile, "La realtà dalla finestra del teatro" a cura di Giuseppe Massa - Compagnia Sutta Scupa.
Per seguire il Festival del Giornalismo di Modica - clicca qui
Scarica qui il programma delle giornate - dal 25 al 28 agosto
Maggiori info
http://www.festival - del - giornalismo.it
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