giovedì, agosto 18, 2011
L’ultimo libro di Enzo Pace, da poco edito dalle Paoline, delinea per noi una “mappa” delle religioni, vecchie e nuove, presenti in Italia e offre le “coordinate” per orientarci in un mondo sempre più complesso e vario dal punto di vista socio-religioso

di Bartolo Salone

Negli ultimi decenni l’Italia è stata interessata da un fenomeno migratorio che tuttora non accenna ad arrestarsi e che, col passare degli anni, assume sempre più la fisionomia di una vera e propria migrazione di popolamento. Uomini e donne di fedi e culture diverse provenienti da tutti i continenti (soprattutto Asia, Africa, Est Europa e America Latina) hanno determinato così profondi mutamenti nel tessuto socio-religioso del nostro Paese, tradizionalmente dominato dal cattolicesimo. La religione cattolica tuttora mantiene un ruolo di prim’ordine, trattandosi della religione in cui continua a riconoscersi la maggioranza del popolo italiano, pur con l’innegabile flessione della pratica religiosa, conseguenza del processo di secolarizzazione della società che ha investito in vario modo tutti i Paesi dell’Occidente industrializzato. Accanto alle comunità cattoliche vanno però acquistando visibilità comunità religiose che si richiamano ad altre tradizioni religiose: musulmani, sikh, hinduisti, buddhisti. Fra gli immigrati di fede cristiana, anche se di confessione non cattolica, troviamo parecchi ortodossi, provenienti soprattutto dall’Est Europa, ma non mancano neppure i protestanti, nelle loro diverse denominazioni storiche (luterani, calvinisti, anglicani, evangelici), nonché protestanti di “ultima generazione”, ossia quelli appartenenti alle Chiese pentecostali e carismatiche, in via di espansione nei Paesi del Nord Africa e dell’America Latina, da cui provengono molti dei nostri immigrati. Infine, non mancano immigrati di fede cattolica, le cui “giovani” e ferventi comunità vanno ad aggiungersi alle comunità cattoliche nostrane.

Il contesto geo-religioso italiano si è così arricchito di nuove significative presenze, destinate ad aumentare col tempo e che è indispensabile conoscere e comprendere. Il nuovo libro di Enzo Pace, insigne sociologo e studioso delle religioni, dal titolo “Vecchi e nuovi dei. La geografia religiosa dell’Italia che cambia”, da poco edito dalle Paoline, intende offrire al lettore uno snello, ma comunque valido strumento per orientarsi nella nuova “geografia” delle religioni presenti nel nostro Paese. Si tratta di un testo fatto di non troppe pagine e di agile lettura, pensato per chi vuole avere un quadro sintetico e aggiornato della attuale situazione socio-religiosa italiana. Un volumetto preziosissimo se si considera che, a dispetto della rilevanza del fenomeno, pochi sono gli studi sociologici condotti di recente in materia, per lo più fondati su dati raccolti dagli studiosi “sul campo”, nonché - come lo stesso autore rileva con un po’ di sgomento - sui dati offerti dalla Caritas/Migrantes, che pare interessata ai fenomeni migratori che riguardano il nostro Paese più di quanto lo siano le istituzioni politiche.

Il saggio di Enzo Pace, coordinando le tutto sommato poche informazioni a disposizione e avvalendosi degli ultimissimi studi di sociologia della religione, intende offrire un quadro il più possibile aggiornato e completo, che consenta al lettore di formarsi un’idea quanto più realistica e veritiera della presenza delle religioni in Italia, al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni. Ad esempio, secondo l’autore sarebbe da sfatare l’idea che sussista un reale “pericolo” di islamizzazione del nostro Paese: nel complesso, infatti, gli immigrati di fede islamica sono numericamente inferiori rispetto a quelli di fede cristiana (la quota maggioritaria, quanto a questi ultimi, è costituita dagli ortodossi); inoltre l’Islam italiano è frazionato in una innumerevole schiera di movimenti e scuole di pensiero, mancando al suo interno di unità e di omogeneità. E per lo più si tratta di un Islam moderato aperto ai valori occidentali, tranne qualche rara eccezione come, ad esempio, il movimento dell’italiano convertito Adel Smith, che tanto scalpore ha suscitato in passato presso l’opinione pubblica per le sue iniziative provocatorie, fra cui quella diretta contro la presenza dei crocifissi nei luoghi pubblici.

Benché l’approccio alla tematica sia di tipo sostanzialmente sociologico, di ogni religione viene offerto uno “spaccato” storico e ne vengono approfondite teologia e visione della vita, con un occhio attento alle problematiche poste dal multiculturalismo, per poter meglio conoscere e capire chi oramai vive nella porta accanto alla nostra.

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