lunedì, settembre 26, 2011
Si è quasi triplicata nel mese di agosto la devastazione dell’Amazzonia con 240 km quadrati di foreste distrutti, il 158% in più di luglio.

Agenzia Misna - Gli aggiornamenti periodici forniti dagli istituti preposti a monitorare l’avanzata del disboscamento non lasciano spazio a dubbi: anche l’Istituto dell’uomo e dell’ambiente in Amazzonia (Imazon), basandosi su rilevamenti satellitari, conferma che è sempre il Pará, lo Stato settentrionale tra i più violenti del paese per conflitti legati al possesso della terra, il più colpito, con 119 km quadrati di boschi rasi al suolo. E’ seguito dagli Stati di Rondônia (46 km quadrati) e Mato Grosso (35 km quadrati), frontiere della produzione di soia e dell’allevamento di bestiame.

Oltre al disboscamento, attività illegali in continua espansione, come il commercio di legname e gli incendi appiccati per creare pascoli per il bestiame, hanno gravemente deteriorato altri 130 km quadrati del polmone del pianeta.

Secondo dati ancora parziali – i definitivi si avranno a fine anno – per l’Istituto nazionale di investigazioni spaziali (Inpe), la deforestazione è complessivamente aumentata da 2295 km quadrati dell’agosto 2010 agli attuali 2654 km quadrati, una crescita del 15%. Nel 2009 il Brasile si è impegnato a ridurre la deforestazione amazzonica dell’80% entro il 2020.

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