martedì, settembre 20, 2011
In Finlandia il movimento antinucleare Ydinverkosto ed altre 9 associazioni hanno lanciato una raccolta di firme perché tutti i progetti nucleari vengano sottoposti a referendum nazionali, la speranza delle Ong è quella di riuscire a fermare lo costosissima e infinita costruzione della centrale nucleare Epr Olkiluoto.

GreenReport - Ydinverkosto, una rete di organizzazioni antinucleari del nord della Finlandia che si descrive come «Movimento di lotta popolare contro l'estrazione dell'uranio e il nucleare e a sostegno delle energie rinnovabili», punta a far sottoporre diversi progetti nucleari finlandesi a referendum già in occasione delle elezioni municipali dell'autunno del 2012. Si tratta in particolare della costruzione del reattore Epr di Olkiluoto e del deposito geologico di scorie nucleari di Posiva Onkalo, dove dovrebbero essere stoccati i rifiuti nucleari dei reattori nucleari esistenti, dell'Epr di Olkiluoto e della nuova centrale che si vorrebbe costruire a Fennovoima e delle licenze per la realizzazione di miniere di uranio in Lapponia.

A Olkiluoto, nel golfo del Mar Baltico in Botnia, il reattore Epr dovrebbe aggiungersi ai due BWR da 860 MW già in funzione, una licenza per un quarto reattore è stata rilasciata dal Parlamento finlandese nel mese nel luglio 2010. Il sito della nuova centrale nuclearere di Fennovoima non è ancora stato definito, ma il governo ha dato il via libera alla sua realizzazione nell'aprile 2010. Fennovoima diventerebbe il terzo impianto nucleare finlandese dopo Olkiluoto e Loviisa, dove sono in funzione due reattori VVER-440/213 sovietici Pwr da 448 MW.

Il deposito delle scorie nucleari dovrebbe essere realizzato da Posiva, che gestisce i rifiuti nucleari finlandesi, con la realizzazione di una tunnel di ricerca noto come Onkalo nelle rocce granitiche vicino alla centrale nucleare di Olkiluoto. Un'idea che ha sollevato pesanti critiche da parte di esperti e geologi, molto preoccupati per la stabilità geologica del sito che potrebbe trasformare il progetto in un disastro ambientale.

Il futuro deposito nucleare sarebbe troppo vicino alla costa baltica. Secondo la Baltic Marine Environment Protection Commission (Helcom o Helsinki Commission), il Mar Baltico è già tra i mari più contaminati da radioattività del mondo, un risultato della combinazione del fallout radioattivo del disastro di Chernobyl del 1986 e delle scorie nucleari scaricate dall'impianto di riprocessamento britannico di Sellafield e dei reflui contaminati delle centrali nucleari di Svezia, Finlandia e Russia.

Dopo la tragedia di Fukusg hima Daiichi anche l'opinione pubblica finlandese è sempre più sospettosa verso il nucleare e la raccolta di firme per I referendum stanno andando bene e raggiungere in 6 mesi le 50.000 firme richieste dovrebbe essere molto facile. Sul sito web della campagna referendaria i finlandesi vengono informati che la costruzione del reattore Epr è una "decisione di principio" è che è stata presa garantendo la costruzione di altri due reattori di questo tipo in Finlandia e che il governo sta prendendo in considerazione anche progetti di produzione di uranio: «L'energia nucleare e progetti di produzione di uranio in Finlandia sono un caso eccezionale perché in nessuno degli altri paesi Ue si stanno più sviluppando progetti nucleari». .

Ma nonostante il crescente sostegno gli attivisti antinucleari dovranno superare diversi ostacoli prima di riuscire ad ottenere un referendum nazionale giuridicamente vincolante.

In Finlandia i referendum non sono molto popolari in Finlandia, e la procedura per tenerli non è definita molto chiaramente dal punto di vista legislativo, tanto che il governo potrebbe opporsi ad un referendum nucleare. Ma i finlandesi puntano esplicitamente sull'effetto "Italia" per imporre alla politica una scelta democratica. «I referendum non sono un fenomeno nuovo per l'industria nucleare - dicono quelli di Ydinverkosto e di Meri-Lapin, un'altra Ong ambientalista - Una decisione è stata presa in Austria nel 1978 per fermare l'avvio di una nuova centrale nucleare già terminata, e in Svezia, l'idea di sviluppare l'energia nucleare è stata respinta nel 1980». Le associazioni chiedono anche ai finlandesi di boicottare l'energia elettrica prodotta dal nucleare e le aziende che producono l'utilizzando l'energia prodotta da centrali nucleari

Il nucleare in Finlandia fornisce circa il 29% dell'energia elettrica del Paese, una quota che secondo gli ambientalisti potrebbe essere tranquillamente coperta con il risparmio energetico e le energie rinnovabili.

di Umberto Mazzantini

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