Si è aperta ieri a Beirut, in Libano, la seconda riunione dei paesi che hanno aderito al Trattato di Oslo per la messa al bando delle bombe a grappolo (o cluster come sono anche note in inglese).
Agenzia Misna - Obiettivi dell’incontro sono un punto sul processo di adesione di altri Stati e sull’applicazione dei contenuti del Trattato da parte di chi ha già firmato. Secondo diverse fonti della MISNA interne alla Campagna contro le mine e le bombe a grappolo, uno dei punti che si solleveranno riguarderà Israele che ha impiegato bombe cluster contro il Libano, nel 2006, e che ha di recente disposto campi minati lungo il confine con la Siria, subito dopo proteste di civili siriani che avevano superato il confine lo scorso maggio.
La riunione di Beirut è stata preceduta dalla significativa ratifica del Trattato da parte dell’Afghanistan, paese tra i più infestati da questo tipo di ordigni. Con l’Afghanistan sono 109 i paesi che hanno aderito e 62 quelli che hanno ratificato.
Agenzia Misna - Obiettivi dell’incontro sono un punto sul processo di adesione di altri Stati e sull’applicazione dei contenuti del Trattato da parte di chi ha già firmato. Secondo diverse fonti della MISNA interne alla Campagna contro le mine e le bombe a grappolo, uno dei punti che si solleveranno riguarderà Israele che ha impiegato bombe cluster contro il Libano, nel 2006, e che ha di recente disposto campi minati lungo il confine con la Siria, subito dopo proteste di civili siriani che avevano superato il confine lo scorso maggio.
La riunione di Beirut è stata preceduta dalla significativa ratifica del Trattato da parte dell’Afghanistan, paese tra i più infestati da questo tipo di ordigni. Con l’Afghanistan sono 109 i paesi che hanno aderito e 62 quelli che hanno ratificato.
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