L'immissione di nuove liquidità da parte della BCE e altre quattro banche centrali alleggerisce la situazione dei mercati e permette alle Borse europee di avere segno positivo.
Radio Vaticana - Economia. Una boccata di ossigeno ai mercati è giunta dall’annuncio di immissione di liquidità da parte della BCE insieme ad altre 4 banche centrali: inglese, svizzera, giapponese più la Fed americana; boccata di ossigeno che si è trasformata in un recupero degli scambi, con tutte le Borse europee in segno positivo. Ma il momento non è comunque semplice. A sottolinearlo, ieri, anche il Commissario europeo all’Economia Olli Rehn, che ha presentato a Bruxelles le previsioni economiche intermedie, definendole meno rosee rispetto a quanto anticipato a maggio.
Ed il periodo non semplice è stato sottolineato pure dal neo direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde. ''Il mondo – ha detto ieri - è entrato in una nuova fase pericolosa della crisi, Le economie avanzate – ha aggiunto – hanno bisogno di piani credibili per ridurre il debito pubblico tenendo presente che consolidamenti dei conti troppo veloci possono danneggiare la ripresa economica''.
Radio Vaticana - Economia. Una boccata di ossigeno ai mercati è giunta dall’annuncio di immissione di liquidità da parte della BCE insieme ad altre 4 banche centrali: inglese, svizzera, giapponese più la Fed americana; boccata di ossigeno che si è trasformata in un recupero degli scambi, con tutte le Borse europee in segno positivo. Ma il momento non è comunque semplice. A sottolinearlo, ieri, anche il Commissario europeo all’Economia Olli Rehn, che ha presentato a Bruxelles le previsioni economiche intermedie, definendole meno rosee rispetto a quanto anticipato a maggio.
Ed il periodo non semplice è stato sottolineato pure dal neo direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde. ''Il mondo – ha detto ieri - è entrato in una nuova fase pericolosa della crisi, Le economie avanzate – ha aggiunto – hanno bisogno di piani credibili per ridurre il debito pubblico tenendo presente che consolidamenti dei conti troppo veloci possono danneggiare la ripresa economica''.
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