È in corso a Reggio Emilia la terza edizione del Festival francescano dal titolo Francesco d’Italia (ascolta in basso l'intervista al Presidente del Festival, fra Alessandro Caspoli). Per il terzo anno consecutivo per tre giornate, 23, 24 e 25 settembre, la città di Reggio Emilia ospita l’appuntamento che vede riunite tutte le famiglie francescane dell’Emilia Romagna e non solo.
di Monica Cardarelli
Ancora una volta le strade e le piazze di Reggio Emilia, la città del tricolore, sono state invase da una festosa folla di francescani, frati e suore, laici e terziari e tante persone che ancora oggi subiscono il fascino di Francesco e Chiara. L’edizione di quest’anno, dedicata alla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha visto la presenza di numerosi relatori tra cui Romano Prodi, Giorgio Zanetti, Enrico Brizzi, Vera Negri Zamagni e Fra Giuseppe Buffon.
Particolare attenzione è stata rivolta anche all’ottavo centenario dell’inizio della forma di vita delle Sorelle Povere di santa Chiara con l’intervento di Maria Pia Alberzoni, la presentazioni di libri su santa Chiara e la presenza delle clarisse itineranti che animano la Tenda di Preghiera.
Non sono mancati momenti di gioco per bambini e ragazzi con il Frate Mago, laboratori e spettacoli teatrali come “Il cavaliere nel sacco” di Giampiero Pizzol con Fra Marco Finco, attività con l’Antoniano di Bologna. Altro momento teatrale interessante “Lu Santo Jullare Francesco” di Dario Fo, interpretato da Mario Pirovano. Quest’anno il Festival ha inoltre proposto il concerto di Niccolò Fabi e di Giovanni Allevi che sono stati accolti da un pubblico caloroso e accogliente.
Giornate di fraternità, dunque, di gioia, di condivisione e di uno ‘stare insieme’ semplice e contagioso. Ma il Festival francescano non è solo questo: molti i momenti di preghiera e di confronto con chi vive il carisma francescano e clariano. Numerose le presenze alla Tenda della Preghiera o presso la Chiesa dei Cappuccini per le celebrazioni e per l’adorazione eucaristica. La messa di questa mattina ha concluso le tre giornate di Festival ed ha dimostrato ancora una volta che il punto di partenza per tutti noi, come per Francesco, è Cristo e l’impegno deve essere quello di vivere il Vangelo, ogni giorno, accanto ai fratelli. Riprendendo le parole di Chiara ad Agnese di Praga, questi momenti vissuti insieme ci lanciano un invito: “Tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che fai, fallo bene. Non arrestarti, ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permetta di ritardarne l’andare, cautamente avanza, confidente, lieta e sollecita nella via della beatitudine”.
di Monica Cardarelli
Ancora una volta le strade e le piazze di Reggio Emilia, la città del tricolore, sono state invase da una festosa folla di francescani, frati e suore, laici e terziari e tante persone che ancora oggi subiscono il fascino di Francesco e Chiara. L’edizione di quest’anno, dedicata alla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha visto la presenza di numerosi relatori tra cui Romano Prodi, Giorgio Zanetti, Enrico Brizzi, Vera Negri Zamagni e Fra Giuseppe Buffon.
Particolare attenzione è stata rivolta anche all’ottavo centenario dell’inizio della forma di vita delle Sorelle Povere di santa Chiara con l’intervento di Maria Pia Alberzoni, la presentazioni di libri su santa Chiara e la presenza delle clarisse itineranti che animano la Tenda di Preghiera.
Non sono mancati momenti di gioco per bambini e ragazzi con il Frate Mago, laboratori e spettacoli teatrali come “Il cavaliere nel sacco” di Giampiero Pizzol con Fra Marco Finco, attività con l’Antoniano di Bologna. Altro momento teatrale interessante “Lu Santo Jullare Francesco” di Dario Fo, interpretato da Mario Pirovano. Quest’anno il Festival ha inoltre proposto il concerto di Niccolò Fabi e di Giovanni Allevi che sono stati accolti da un pubblico caloroso e accogliente.
Giornate di fraternità, dunque, di gioia, di condivisione e di uno ‘stare insieme’ semplice e contagioso. Ma il Festival francescano non è solo questo: molti i momenti di preghiera e di confronto con chi vive il carisma francescano e clariano. Numerose le presenze alla Tenda della Preghiera o presso la Chiesa dei Cappuccini per le celebrazioni e per l’adorazione eucaristica. La messa di questa mattina ha concluso le tre giornate di Festival ed ha dimostrato ancora una volta che il punto di partenza per tutti noi, come per Francesco, è Cristo e l’impegno deve essere quello di vivere il Vangelo, ogni giorno, accanto ai fratelli. Riprendendo le parole di Chiara ad Agnese di Praga, questi momenti vissuti insieme ci lanciano un invito: “Tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che fai, fallo bene. Non arrestarti, ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permetta di ritardarne l’andare, cautamente avanza, confidente, lieta e sollecita nella via della beatitudine”.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.