mercoledì, settembre 14, 2011
Si è svolto in questi giorni a Otranto il forum internazionale sulla criminalità organizzata

PeaceReporter - Più di 200 ragazzi da tutto il mondo si sono incontrati in questi giorni in un forum internazionale sulla criminalità organizzata transnazionale e la globalizzazione, Otranto Legality Experience (Ole). L'obiettivo di OLE, giunto alla seconda edizione, è quello di analizzare i legami tra la criminalità organizzata transnazionale e i mercati finanziari attraverso seminari, dibattiti e la proiezione di documentari di quali Toxic Europe (Vincitore del Best International Organised Crime Report 2011) e Human Goods, fornendo ai ragazzi partecipanti gli strumenti per riconoscere ed affrontare il crimine organizzato anche nei propri paesi d'origine.

L'evento è organizzato da FLARE Network, un network di associazioni internazionali che si occupano di combattere il crime organizzato, in collaborazione con Libera (associazione contro le mafie) e Terra del Fuoco, un'associazione di promozione culturale che si occupa di progetti di cittadinanza attiva ed inclusione sociale di migranti sul territorio italiano.

Grazie ad una serie di relatori quali Jean de Maillard, magistrato francese esperto di crimini finanziari, John Cristensen, direttore di Tax Justice Network International, Pedro Paez, ex ministro dell'economia dell'Ecuador, ad OLE viene fornita, tra gli altri argomenti, anche un'attenta analisi della relazione - pressochè inesplorata - che corre tra la criminalità organizzata e la finanza globale, che fornisce una visione differente della mafia rispetto a quella che la maggior parte di noi immagina ancora a 'coppola e lupara'. Ed è solo grazie alla presa di coscienza, ed alla conseguente lotta sociale, come ci insegna Pedro Paez, che si può sconfiggere la mafia.

"OLE è un evento molto importante, dove i giovani possano diventare coscienti della vera struttura del potere e del processo di disfacimento della società", spiega Paez. "Possono acquisire una comprensione maggiore di cosa succede nel mondo, divenendo protagonisti del cambiamento della società. Ribellione e frustrazione non mancano, ma ci manca un programma: credo che abbiamo bisogno di lavorare su specifici punti chiave per fermare il progetto di potere oligarchico in corso".

E la risposta dei giovani è positiva, fresca, impegnata. Ce lo raccontano alcuni di loro, come Nessibeli Ospan, ragazza Kazaka che studia crimine internazionale e giustizia a Torino e che di OLE l'ha colpita la complessità e le molte sfacettature del fenomeno della mafia internazionale.

I feedback sono molti. "Sono stata davvero colpita dal livello di ignoranza che ho capito avere la maggior parte delle persone riguardo la condizione della finanzia mondiale in termini di infiltrazione mafiosa. Ho capito che ignorando lo stato delle cose perdiamo il nostro potere di voto, il nostro potere di cittadini", ci spiega invece Cristina Nicotra, ragazza italiana che vive a Praga, e che proprio in Repubblica Ceca sogna di organizzare progetti per diffondere la conoscenza appena acquisita.

C'è poi chi, come Anna dal Bosco, è venuta qui per imparare qualcosa su un fenomeno a lei sconosciuto. "E' incredibile scoprire il ruolo che la mafia gioca nella finanza mondiale, un qualcosa di invisibile che però muove enormi capitali".

"Anna ed io", ci spiega Daniel Benelli dell'associazione culturale Liberamente di Bolzano "siamo una delegazione di Liberamente, il nostro obiettivo è confrontarci in un ambiente più ampio per poi riportare l'esperienza acquisita a casa. Il concetto più importante che ho visto emergere in questi giorni è il ruolo che ognuno di noi può giocare nel processo di costruzione di una società migliore."

La stessa che sogna Andrea*, che è stato sedotto dalla scoperta di come il mercato legale giochi in favore dell'economia criminale. "Vorrei fare una ricerca sul ruolo che specifiche lobby finanziarie giocano nell'influenzare i legislatori che regolano la finanza. É affascinante analizzare come si crei consenso tra attori politici e attori economici ."

* nome fittizio per rispetto di privacy

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa