mercoledì, settembre 28, 2011
Ieri ancora scontri tra Kfor e serbi kosovari per l'invio di doganieri albanesi al posto di frontiera di Jarinje.

PeaceReporter - Le autorità di Belgrado hanno condannato l'uso della forza da parte dei militari della forza Nato in Kosovo (Kfor) contro dimostranti serbo-kosovari al nord del Kosovo. Ieri il posto di frontiera di Jarinje è stato teatro di scontri tra manifestanti serbi e forze Nato che hanno causato almeno undici feriti, sette serbi e quattro soldati. I serbo-kosovari protestano per l'invio di doganieri kosovaro-albanesi alle postazioni di confine con la Serbia Jarinje e Brnjak, appoggiati dalla missione europea Eulex e dalla Kfor. Secondo il presidente serbo, Boris Tadic, i dimostranti protestano "per far valere i loro diritti legittimi". Nella notte non si sono verificati altri scontri, ma la situazione resta tesa.

Intanto sul piano diplomatico la nuova sessione dei negoziati fra Belgrado e Pristina, prevista ieri e oggi a Bruxelles, è stata annullata. Martedì 27 settembre il capo negoziatore serbo, Borislav Stefanovic, ha incontrato nella capitale belga il mediatore europeo Robert Cooper e il diplomatico Usa Phillip Rickert per parlare delle violenze nel nord del Kosovo. Stefavonic ha dichiarato che fino a quando non si troverà una soluzione alla crisi, il negoziato con Pristina non riprenderà.

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