Continua il nostro appuntamento con il teatrino della politica italiana
La sospirata pensione! Già, arrivarci al giorno d’oggi è come vincere un terno al lotto! Una nostra contestata conoscenza ha gettato oggi l’ancora nel porto sicuro e si accinge a una vecchiaia lunga e serena. In fondo l’ha meritata forse più di altri suoi colleghi parlamentari. Cicciolina, la mitica figura che ha fatto sognare schiere di maschietti negli anni ottanta ora ha a sua volta raggiunto i sessant’anni e con essi la pensione di 3.000 € da parlamentare. Sì, perché se qualcuno se ne fosse dimenticato, facciamo memoria che la bella Staller ha occupato un seggio al Parlamento eletta a furor di popolo e senza aver concesso all’uopo le proprie grazie a nessun pezzo grosso. Onore al merito.
Come ricordano poi le cronache dell’epoca, le assenze dei parlamentari dai loro prestigiosi scanni erano davvero ridotte al lumicino. Che fossero più responsabili dei colleghi di oggi e preoccupati del bene sovrano della madre patria? Non diciamo fesserie! C’era la bella Ilona, la Cicciolina, che a volte mostrava quel poco in più che non hanno mai mostrato, che so, la puritana Irene o consorelle varie, abbottonate sin sotto il mento e fasciate in severi tailleur!
Poi, raccontano sempre le cronache, la Staller si dimostrava attivissima e combattiva nei dibattiti parlamentari. Mai si era sognata di pisolare o mandare sms a chicchessia o darsi ad amene letture.
Nonostante tutto dimostrava serietà ed impegno. Cosa poi facesse oltre il portone del parlamento non era cosa che riguardava nessuno. Poi al suo posto si sedette un Luxuria: le defezioni per malattie e impegni inderogabili cominciarono ad affliggere i parlamentari di destra e di sinistra. Era svanito come neve al sole quel mascolino cemento capace di affratellare coloro che ricominciarono a guardarsi in cagnesco.
Buona pensione allora signorina dagli azzurri occhioni sereni. A tutti gli altri un pochino di vergogna dovrebbe pur rimanere sulle giacchette grigie: dov’è il vostro impegno? Voi fate ridere. Cicciolina no!
La sospirata pensione! Già, arrivarci al giorno d’oggi è come vincere un terno al lotto! Una nostra contestata conoscenza ha gettato oggi l’ancora nel porto sicuro e si accinge a una vecchiaia lunga e serena. In fondo l’ha meritata forse più di altri suoi colleghi parlamentari. Cicciolina, la mitica figura che ha fatto sognare schiere di maschietti negli anni ottanta ora ha a sua volta raggiunto i sessant’anni e con essi la pensione di 3.000 € da parlamentare. Sì, perché se qualcuno se ne fosse dimenticato, facciamo memoria che la bella Staller ha occupato un seggio al Parlamento eletta a furor di popolo e senza aver concesso all’uopo le proprie grazie a nessun pezzo grosso. Onore al merito.
Come ricordano poi le cronache dell’epoca, le assenze dei parlamentari dai loro prestigiosi scanni erano davvero ridotte al lumicino. Che fossero più responsabili dei colleghi di oggi e preoccupati del bene sovrano della madre patria? Non diciamo fesserie! C’era la bella Ilona, la Cicciolina, che a volte mostrava quel poco in più che non hanno mai mostrato, che so, la puritana Irene o consorelle varie, abbottonate sin sotto il mento e fasciate in severi tailleur!
Poi, raccontano sempre le cronache, la Staller si dimostrava attivissima e combattiva nei dibattiti parlamentari. Mai si era sognata di pisolare o mandare sms a chicchessia o darsi ad amene letture.
Nonostante tutto dimostrava serietà ed impegno. Cosa poi facesse oltre il portone del parlamento non era cosa che riguardava nessuno. Poi al suo posto si sedette un Luxuria: le defezioni per malattie e impegni inderogabili cominciarono ad affliggere i parlamentari di destra e di sinistra. Era svanito come neve al sole quel mascolino cemento capace di affratellare coloro che ricominciarono a guardarsi in cagnesco.
Buona pensione allora signorina dagli azzurri occhioni sereni. A tutti gli altri un pochino di vergogna dovrebbe pur rimanere sulle giacchette grigie: dov’è il vostro impegno? Voi fate ridere. Cicciolina no!
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