È stata rinviata ‘sine die’ la formazione di un governo transitorio dopo che i nuovi dirigenti della Libia non sono pervenuti a raggiungere un accordo sulla formazione dell’esecutivo.
Agenzia Misna - Ieri gli esponenti del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) si erano riuniti a Bengasi per scegliere un governo in grado di guidare il paese sino ad alezioni, ma sembra sia mancato il consenso sull’assegnazione di alcuni dicasteri. Secondo alcune indiscrezioni, il governo dovrebbe contare 34 ministri, tra cui forse due donne. I combattenti del Cnt sostengono di controllare il 90% del territorio libico, ma da giorni si confrontano a una forte resistenza da parte degli uomini rimasti fedeli al regime del colonnello Muammar Gheddafi nei pressi di Sirte e di Bani Walid, a est dalla capitale Tripoli. Le forze del Cnt hanno ammesso di aver subito perdite, con almeno cinque morti e 14 feriti nella sola giornata di ieri. Sarebbero diverse decine i ribelli uccisi negli ultimi giorni al fronte. La Nato, in appoggio ai combatteti del Cnt, ha bombardato 11 siti sabato nella regione di Sirte e 11 nell’oasi di Jofra, circa 300 chilometri a sud da Misurata.
Moussa Ibrahim, portavoce di Gheddafi, ha dal canto suo sostenuto che i militari del regime hanno catturato un gruppo di 17 “mercenari”. “Si tratta di esperti tecnici, tra cui alcuni ufficiali. La maggior parte sono francesi, due britannici, uno asiatico e uno del Qatar” ha detto Ibrahim all’emittente televisiva ‘al-Rai’ basata in Siria. Fonti ufficiali francesi hanno detto di non aver alcuna informazione relativa alla cattura di connazionali in Libia.
Agenzia Misna - Ieri gli esponenti del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) si erano riuniti a Bengasi per scegliere un governo in grado di guidare il paese sino ad alezioni, ma sembra sia mancato il consenso sull’assegnazione di alcuni dicasteri. Secondo alcune indiscrezioni, il governo dovrebbe contare 34 ministri, tra cui forse due donne. I combattenti del Cnt sostengono di controllare il 90% del territorio libico, ma da giorni si confrontano a una forte resistenza da parte degli uomini rimasti fedeli al regime del colonnello Muammar Gheddafi nei pressi di Sirte e di Bani Walid, a est dalla capitale Tripoli. Le forze del Cnt hanno ammesso di aver subito perdite, con almeno cinque morti e 14 feriti nella sola giornata di ieri. Sarebbero diverse decine i ribelli uccisi negli ultimi giorni al fronte. La Nato, in appoggio ai combatteti del Cnt, ha bombardato 11 siti sabato nella regione di Sirte e 11 nell’oasi di Jofra, circa 300 chilometri a sud da Misurata.
Moussa Ibrahim, portavoce di Gheddafi, ha dal canto suo sostenuto che i militari del regime hanno catturato un gruppo di 17 “mercenari”. “Si tratta di esperti tecnici, tra cui alcuni ufficiali. La maggior parte sono francesi, due britannici, uno asiatico e uno del Qatar” ha detto Ibrahim all’emittente televisiva ‘al-Rai’ basata in Siria. Fonti ufficiali francesi hanno detto di non aver alcuna informazione relativa alla cattura di connazionali in Libia.
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