Sostengono di aver preso il controllo dell’aeroporto di Sirte i combattenti del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) che da due settimane stanno assediando la città natale di Muammar Gheddafi.
Agenzia Misna - Gli insorti stanno lentamente avanzando verso il centro della città – una delle poche che insieme a Bani Walid resiste ancora – sfruttando il cono di protezione garantito dai continui bombardamenti dell’aviazione della Nato e facendo uso di artiglieria pesante. Scarne sono le notizie su cosa stia effettivamente avvenendo in città e sulle conseguenze delle ostilità sulla popolazione civile. Chi ha potuto ha lasciato Sirte verso luoghi più sicuri.
Nelle immediate vicinanze di Sirte, i ribelli sostengono di aver catturato ieri il portavoce del colonnello, Moussa Ibrahim. Uomini vicini a Gheddafi sono intanto trattenuti nei paesi vicini: in Tunisia l’ex primo ministro Al Baghdadi Ali Al Mahmoudi si trova in carcere dove ha cominciato uno sciopero della fame per non essere trasferito in Libia; il Niger ha detto di aver messo sotto sorveglianza Saadi Gheddafi, uno dei figli del colonnello, apparentemente intercettato in una zona frontaliera.
Intanto, come riferito da diverse fonti di stampa internazionali, la multinazionale americana ConocoPhillips ha comprato i primi barili di petrolio della nuova Libia inviando una sua petroliera che ha caricato 381.000 barili di greggio destinati a raffinerie in Francia e Germania.
Agenzia Misna - Gli insorti stanno lentamente avanzando verso il centro della città – una delle poche che insieme a Bani Walid resiste ancora – sfruttando il cono di protezione garantito dai continui bombardamenti dell’aviazione della Nato e facendo uso di artiglieria pesante. Scarne sono le notizie su cosa stia effettivamente avvenendo in città e sulle conseguenze delle ostilità sulla popolazione civile. Chi ha potuto ha lasciato Sirte verso luoghi più sicuri.
Nelle immediate vicinanze di Sirte, i ribelli sostengono di aver catturato ieri il portavoce del colonnello, Moussa Ibrahim. Uomini vicini a Gheddafi sono intanto trattenuti nei paesi vicini: in Tunisia l’ex primo ministro Al Baghdadi Ali Al Mahmoudi si trova in carcere dove ha cominciato uno sciopero della fame per non essere trasferito in Libia; il Niger ha detto di aver messo sotto sorveglianza Saadi Gheddafi, uno dei figli del colonnello, apparentemente intercettato in una zona frontaliera.
Intanto, come riferito da diverse fonti di stampa internazionali, la multinazionale americana ConocoPhillips ha comprato i primi barili di petrolio della nuova Libia inviando una sua petroliera che ha caricato 381.000 barili di greggio destinati a raffinerie in Francia e Germania.
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