Il bilancio dei morti è salito a 18 vittime; 35 persone risultano disperse. Un milione di persone nell’isola di Luzon sono ancora senza energia elettrica. Le onde hanno infranto per la prima volta la diga marittima, allagando vaste aree interne.
Filippine (AsiaNews)- Le Filippine sono impegnate a medicare le ferite lasciate dal passaggio del tifone Nesat, che ha colpito con particolare durezza la capitale e l’isola principale dell’arcipelago, Luzon. Il bilancio delle vittime è salito nelle ultime ore a 18 persone, ma altre 35 mancano all’appello. La maggior parte degli incidenti mortali sono avvenuti nei dintorni di Manila. Nesat sta flagellando ora il mare Cinese meridionale con venti che raggiungono i 120 km orari, e dovrebbe raggiungere l’isola cinese di Hainan fra domani e dopodomani.
Il centro di Manila tornerà ad avere l’elettricità in giornata, dicono le fonti ufficiali; e sempre oggi la metropolitana riprenderà a funzionare con regolarità. Nell’isola di Luzon però più di un milione di persone sono ancora senza energia elettrica. Le squadre di emergenza sono all’opera ovunque, per ripulire le strade dagli alberi abbattuti dal tifone, dai detriti e dalle carcasse delle automobili. Oggi hanno riaperto le scuole e gli uffici. Alcune zone sono ancora allagate, fra queste il Manila Ocean Park e Taft Avenue. E’ ancora chiusa l’ambasciata americana, che si è allagata durante il tifone. I marosi provocati da Nesat hanno infranto il muro di protezione marittimo, consentendo così alle acque della baia di Manila di allagare ampie aree interne. E’ la prima volta che accade.
Gli allagamenti nell’isola di Luzon sono stati resi più ingenti dalla decisione del governo di aprire quattro dighe dove il livello dell’acqua stava raggiungendo i limiti di guardia. Il lavoro di ritorno alla normalità si svolge in una corsa contro il tempo: nell’oceano Pacifico si sta preparando un altro uragano che potrebbe colpire le Filippine nei prossimi giorni. Nesat ha un diametro di 650 km e ha colpito la costa del Pacifico con venti che giungevano a 170 km orari ed è il 16mo tifone della stagione a colpire l'arcipelago.
Filippine (AsiaNews)- Le Filippine sono impegnate a medicare le ferite lasciate dal passaggio del tifone Nesat, che ha colpito con particolare durezza la capitale e l’isola principale dell’arcipelago, Luzon. Il bilancio delle vittime è salito nelle ultime ore a 18 persone, ma altre 35 mancano all’appello. La maggior parte degli incidenti mortali sono avvenuti nei dintorni di Manila. Nesat sta flagellando ora il mare Cinese meridionale con venti che raggiungono i 120 km orari, e dovrebbe raggiungere l’isola cinese di Hainan fra domani e dopodomani.
Il centro di Manila tornerà ad avere l’elettricità in giornata, dicono le fonti ufficiali; e sempre oggi la metropolitana riprenderà a funzionare con regolarità. Nell’isola di Luzon però più di un milione di persone sono ancora senza energia elettrica. Le squadre di emergenza sono all’opera ovunque, per ripulire le strade dagli alberi abbattuti dal tifone, dai detriti e dalle carcasse delle automobili. Oggi hanno riaperto le scuole e gli uffici. Alcune zone sono ancora allagate, fra queste il Manila Ocean Park e Taft Avenue. E’ ancora chiusa l’ambasciata americana, che si è allagata durante il tifone. I marosi provocati da Nesat hanno infranto il muro di protezione marittimo, consentendo così alle acque della baia di Manila di allagare ampie aree interne. E’ la prima volta che accade.
Gli allagamenti nell’isola di Luzon sono stati resi più ingenti dalla decisione del governo di aprire quattro dighe dove il livello dell’acqua stava raggiungendo i limiti di guardia. Il lavoro di ritorno alla normalità si svolge in una corsa contro il tempo: nell’oceano Pacifico si sta preparando un altro uragano che potrebbe colpire le Filippine nei prossimi giorni. Nesat ha un diametro di 650 km e ha colpito la costa del Pacifico con venti che giungevano a 170 km orari ed è il 16mo tifone della stagione a colpire l'arcipelago.
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