Il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, tenuta in occasione dell’apertura dei lavori del Consiglio Permanente.
«Non è più tempo di distinzioni o divisioni: serve una piena assunzione di responsabilità della realtà, perché sia riformata la coscienza sociale del nostro popolo. Lo chiede ad alta voce la nostra gente e quanti guardano con speranza alla nostra presenza attiva. Serve un supplemento di passione e di compassione, quello che i cristiani nei momenti più bui della storia hanno saputo offrire per il bene comune, senza se e senza ma. Una decisa interposizione morale e sociale dei cattolici in Italia, una nuova polarizzazione ideale e fattuale dei cattolici associati e non, perché riaffermino sul piano testimoniale l'affidabilità politica del modello antropologico ispirato alla dottrina sociale cristiana, senza più deroghe o improduttive aperture di credito a chi mostra limiti di visione e di azione politica.
I cattolici in Italia non vogliono disertare la storia, nè permettere che sia relegata all'insignificanza la ricchezza dei propri corpi intermedi ancora disponibili per una forte inversione di marcia del Paese. Non vogliamo essere coinvolti e travolti dalla deriva spirituale e morale che apparirebbero incontrovertibili.
Nel riconoscere i fermenti positivi che interagiscono all'interno del mondo cattolico e che vanno significandosi nella composizione di un impegno sociale e culturale comune, è l'implicito appello del Cardinale Presidente a vincere ogni residuo protezionismo o isolazionismo e ad esplicitare la forza di una sostanziale e univoca lettura della realtà, causa di un deciso e unitario impegno da parte di tutte le istanze e le rappresentanze ecclesiali o di ispirazione cristiana.
Ancora una volta il Cardinale Presidente pone la Chiesa a presidio d'umanità dinanzi alle omissioni, ai ritardi, alle defezioni sempre più preoccupanti che il Paese vive. Diviene sempre più necessaria una risposta coordinata e articolata del variegato movimento cattolico in Italia, perché non solo i credenti, ma tutti gli uomini di buona volontà recuperino nel patrimonio valoriale spirituale e culturale delle comunità locali, una possibilità concreta ed efficace di rinnovamento del Paese.
Un appello che non rimarrà inascoltato e che, per quanto ci è possibile, contribuiremo a far fruttificare».
Il RnS è un Movimento ecclesiale che in Italia conta più di 200 mila aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi e comunità.
«Non è più tempo di distinzioni o divisioni: serve una piena assunzione di responsabilità della realtà, perché sia riformata la coscienza sociale del nostro popolo. Lo chiede ad alta voce la nostra gente e quanti guardano con speranza alla nostra presenza attiva. Serve un supplemento di passione e di compassione, quello che i cristiani nei momenti più bui della storia hanno saputo offrire per il bene comune, senza se e senza ma. Una decisa interposizione morale e sociale dei cattolici in Italia, una nuova polarizzazione ideale e fattuale dei cattolici associati e non, perché riaffermino sul piano testimoniale l'affidabilità politica del modello antropologico ispirato alla dottrina sociale cristiana, senza più deroghe o improduttive aperture di credito a chi mostra limiti di visione e di azione politica.
I cattolici in Italia non vogliono disertare la storia, nè permettere che sia relegata all'insignificanza la ricchezza dei propri corpi intermedi ancora disponibili per una forte inversione di marcia del Paese. Non vogliamo essere coinvolti e travolti dalla deriva spirituale e morale che apparirebbero incontrovertibili.
Nel riconoscere i fermenti positivi che interagiscono all'interno del mondo cattolico e che vanno significandosi nella composizione di un impegno sociale e culturale comune, è l'implicito appello del Cardinale Presidente a vincere ogni residuo protezionismo o isolazionismo e ad esplicitare la forza di una sostanziale e univoca lettura della realtà, causa di un deciso e unitario impegno da parte di tutte le istanze e le rappresentanze ecclesiali o di ispirazione cristiana.
Ancora una volta il Cardinale Presidente pone la Chiesa a presidio d'umanità dinanzi alle omissioni, ai ritardi, alle defezioni sempre più preoccupanti che il Paese vive. Diviene sempre più necessaria una risposta coordinata e articolata del variegato movimento cattolico in Italia, perché non solo i credenti, ma tutti gli uomini di buona volontà recuperino nel patrimonio valoriale spirituale e culturale delle comunità locali, una possibilità concreta ed efficace di rinnovamento del Paese.
Un appello che non rimarrà inascoltato e che, per quanto ci è possibile, contribuiremo a far fruttificare».
Il RnS è un Movimento ecclesiale che in Italia conta più di 200 mila aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi e comunità.
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