mercoledì, settembre 14, 2011
In Nepal, l’inquinamento degli ambienti interni (IAP) è il quarto fattore di rischio più importante per la salute dopo la malnutrizione.

Radio Vaticana - Lo rileva uno studio del 2008, di cui riferisce Fides, secondo il quale l’80% della popolazione del Nepal (circa 20 milioni di persone), prevalentemente nelle zone rurali più precarie, è pericolosamente esposta all’IAP. Tra i Paesi più poveri del mondo, nella maggior parte del Nepal mancano infatti elettricità e gas per cucinare, servizi che sono costretti ad acquistare dall’India a costi molto elevati. La popolazione nepalese, oltre a vivere in condizioni di povertà estrema, è anche soggetta a problemi sanitari causati dal gas serra e dal fumo nero prodotto dalla combustione inadeguata della legna e della biomassa. Questi due elementi sono identificati come gli agenti principali del riscaldamento globale che causano il cambiamento climatico. Secondo una ricerca pubblicata dall’ International Bank for Reconstruction and Development e dalla World Bank, emerge che ogni anno i Paesi industrializzati brucino circa 730 milioni di tonnellate di combustibile per uso domestico, rilasciando nell’aria gas serra diversi. Secondo la ricerca, nelle zone vicine agli accumuli di ghiaccio e neve come l'Himalaya, ci sono prove che la fuliggine dei fornelli stia accelerando lo scioglimento dei ghiacciai causando un complessivo deterioramento delle risorse del territorio. (M.G.)

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