mercoledì, settembre 14, 2011
In Italia sono 30mila ogni anno le vittime di tratta. In Toscana nel 2010 sono state 112 quelle prese in carico da strutture e servizi. Questi alcuni dati del volume pubblicato da Cesvot “Atlante sociale sulla tratta.

Volontariatoggi - Interventi e servizi in Toscana”, a cura di Marta Bonetti, Arianna Mencaroni e Francesca Nicodemi (I Quaderni, n. 53, giugno 2011), con la prefazione di Gabriella Mauri del Ceis di Lucca e dell’associazione Trame. Il volume presenta i risultati di una ricerca promossa da Cesvot e condotta dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione sugli interventi realizzati in Toscana contro la tratta e la prostituzione forzata. Una mappatura di luoghi, enti e servizi che racconta l’impegno di associazioni e istituzioni nella lotta contro la tratta, la schiavitù e lo sfruttamento. Al volume è allegato il dvd “Dalla parte della dignità e dei diritti” con filmati di approfondimento e videointerviste ad operatori, esperti e vittime di tratta.

“La ricerca – dichiara Riccardo Guidi direttore della Fondazione Volontariato e Partecipazione – è stata condotta con un approccio originale che ha voluto analizzare il lavoro delle associazioni oltre che i servizi esistenti. Abbiamo registrato una grande ricchezza di interventi, nonché molte positive esperienze di partnership con il pubblico, da parte di queste associazioni che mobilitano molte energie per debellare la piaga della tratta“.

Dal 2000 al 2008 in Italia 50mila vittime di tratta hanno ricevuto assistenza e protezione, tra cui 986 minori. Tra il 2004 e il 2009 sono stati quasi 9mila gli indagati per reati connessi alla tratta, alla schiavitù e allo sfruttamento sessuale. Importante l’azione del non profit: l’Osservatorio Nazionale Tratta ha rilevato circa 280 enti impegnati nel contrasto alla tratta. In Toscana sono attivi 28 servizi anti-tratta, di cui 15 strutture di accoglienza (per 65 posti letto), 7 sportelli e 4 unità di strada che complessivamente impegnano 83 volontari e 88 operatori. I servizi sono gestiti da 14 soggetti e distribuiti in tutte le province toscane ad eccezione di Grosseto. Nel 2010 le vittime prese in carico dai servizi toscani sono state 112, di cui 96 donne provenienti soprattutto da Albania, Nigeria e Romania. Complessivamente in Toscana si occupano di tratta 26 enti, di cui 16 sono non profit.

Tra questi l’associazione Trame Onlus che riunisce 11 enti del terzo settore. Negli ultimi 5 anni in Toscana sono stati realizzati 5 progetti sperimentali e innovativi contro la tratta e la prostituzione forzata, 3 sostenuti da Cesvot con il bando “Percorsi di Innovazione”: “Quello che le donne non dicono” promosso da Arci Siena, “Anabasis” dell’associazione Africa Insieme di Pisa e “Le nuove marginalità sociali… queste sconosciute” dell’associazione fiorentina Progetto Arcobaleno.

Secondo Marta Bonetti, una delle autrici del volume, “in Italia esiste un sistema integrato di servizi articolato e diffuso che risulta fondamentale, ma che appare oggi depotenziato a causa delle riduzione delle risorse ed è inadeguato, da solo, ad affrontare la complessità del fenomeno.”

Oltre a dati nazionali e regionali, il volume contiene una ricognizione puntuale dei programmi nazionali anti-tratta e un’analisi, provincia per provincia, degli interventi in Toscana con particolare attenzione alle tipologie dei servizi e degli attori. Infine un’ampia panoramica sulla normativa vigente. L’Italia, infatti, vanta una legislazione di eccezione che costituisce un riferimento internazionale per la tutela e la protezione delle vittime di tratta.

Per ulteriori approfondimenti sul tema si veda il numero di Pluraliweb, rivista online di Cesvot, dedicato alla tratta.

È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

La rivista si consulta all'indirizzo: http://pluraliweb.cesvot.it.
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Saluti dalla redazione di Pluraliweb

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