Ministro finanze siriano annuncia che sanzioni Ue non danneggeranno Damasco
PeaceReporter - "La repressione delle proteste popolari in Siria è inaccettabile" e il regime di Assad potrebbere incorrere in ulteriori sanzioni se non accetterà il processo di transizione. Lo ha dichiarato Alain Juppe, ministro degli Esteri francese, durante un incontro con il suo omologo russo, Sergei Lavrov, a Mosca. La scorsa settimana la Russia aveva criticato la decisione dell'Unione Europea di porre un embargo sulle importazioni petrolifere della Siria. Juppe ha riconosciuto la differenza di vedute con Mosca, precisando che Parigi spera che "la Russia si unisca al Consiglio di Sicurezza anche se le nostre posizioni non sono completamente concordi".
Lavrov ha ribadito che Mosca preferisce la via del dialogo e che l'opposizione siriana dovrebbe accettare una mediazione politica con il governo del presidente Assad.
Il ministro delle Finanze siriano, Mohammad al-Jleilati, ha annunciato che le sanzioni europee "non danneggieranno Damasco", che ha già intenzione di aumentare i propri legami commerciali con alcuni stati asiatici.
Intanto continua la repressione governativa. L'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, riporta che in un'operazione militare a Homs sono rimaste uccise 7 persone e ferite venti.
Più di 2,200 persone sono morte nei cinque mesi di proteste anti governative contro il regime del presidente Bashar al Assad.
PeaceReporter - "La repressione delle proteste popolari in Siria è inaccettabile" e il regime di Assad potrebbere incorrere in ulteriori sanzioni se non accetterà il processo di transizione. Lo ha dichiarato Alain Juppe, ministro degli Esteri francese, durante un incontro con il suo omologo russo, Sergei Lavrov, a Mosca. La scorsa settimana la Russia aveva criticato la decisione dell'Unione Europea di porre un embargo sulle importazioni petrolifere della Siria. Juppe ha riconosciuto la differenza di vedute con Mosca, precisando che Parigi spera che "la Russia si unisca al Consiglio di Sicurezza anche se le nostre posizioni non sono completamente concordi".
Lavrov ha ribadito che Mosca preferisce la via del dialogo e che l'opposizione siriana dovrebbe accettare una mediazione politica con il governo del presidente Assad.
Il ministro delle Finanze siriano, Mohammad al-Jleilati, ha annunciato che le sanzioni europee "non danneggieranno Damasco", che ha già intenzione di aumentare i propri legami commerciali con alcuni stati asiatici.
Intanto continua la repressione governativa. L'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, riporta che in un'operazione militare a Homs sono rimaste uccise 7 persone e ferite venti.
Più di 2,200 persone sono morte nei cinque mesi di proteste anti governative contro il regime del presidente Bashar al Assad.
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